Se le ultime due uscite – quelle con Inter e Shakhtar – avevano offerto spunti interessanti, nonostante la “solita” sconfitta, stasera lo Young Boys è tornato a convivere con i fantasmi già manifestatisi all’inizio di questa Champions League. Arduo sbloccarsi proprio contro l’Atalanta, tra le squadre più in forma di tutto il continente (lo testimoniano gli oltre due mesi d’imbattibilità): a Berna, però, gli uomini di Magnin si sono spenti davvero troppo presto per sperare nell’impresa, colando poi a picco fino al 6-1. Superata la metà del percorso, dunque, non è ancora giunto il tempo di sbloccare lo zero in classifica, sempre più desolante.
E dire che i primissimi minuti di gioco – malgrado l’immediato timbro del nemico pubblico numero uno, Retegui – lasciavano presagire ben altro. Sì, perché l’atteggiamento sfrontato dei bernesi è stato giustamente ricompensato da un gol, l’1-1 firmato Ganvoula, che ha spronato gli avversari a crescere e dare il meglio di sé. Peggio, invece, era difficile fare per Von Ballmoos. Una papera del capitano, sorpreso da De Ketelaere, ha così dato il la alla goleada bergamasca, agevolata dalla sostanziale inadeguatezza dell’intero pacchetto arretrato. Per la gioia di Kolasinac, dei due sopracitati attaccanti (entrambi a segno un’altra volta) e di Samardzic, la cui spettacolare serpentina non necessita commenti, nel bene e nel male.
A completare la serata perfetta delle compagini lombarde non poteva mancare lo squillo dell’Inter, anch’essa – come l’altra nerazzurra – tuttora imbattuta. Grazie all’1-0 casalingo sul Lipsia, steso da un’autorete di Lukeba, Sommer e compagni vedono avvicinarsi gli ottavi. E lo fanno dall’alto, lassù davanti a tutti almeno per una notte: domani sera toccherà al Liverpool rispondere.
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