Due anni fa a Deux-Sèvres ebbe inizio il procedimento penale più pubblicizzato degli ultimi anni. Nella notte tra il 25 e il 26 novembre 2022, Leslie Hoorelbeke, 22 anni, e Kevin Trompat, 21 anni, sono stati uccisi a sangue freddo in una casa situata a Prahecq, vicino a Niort. Dalla scomparsa della coppia prima, alla scoperta dei resti pochi mesi dopo, compreso l'arresto di cinque sospettati, il caso ha fatto notizia nel 2023.
Ma se potessimo immaginare un anno 2024 più “tranquillo”, è chiaro che gli eventi andarono avanti fino a ottobre, data dell’attesissima ricostituzione giuridica del caso.
4 gennaio: la “K” lascia il carcere
È stata una sorpresa per molti, a cominciare dai parenti delle vittime. Stevan Mathieu, alias “K”, uno dei cinque sospettati implicati nel caso, viene rilasciato dopo otto mesi trascorsi in detenzione. L'uomo, 25 anni, non era presente la notte dell'assassinio, era stato chiamato dagli indagati il giorno dopo con uno scopo: far sparire i corpi di Leslie e Kevin. Oggi resta incriminato per alterazione della scena del crimine e occultamento di cadavere ed è posto sotto lo status di testimone assistito.
5 marzo: liberato a sua volta Enzo Challat
Secondo colpo di scena dell'anno, un secondo sospettato ritrova la libertà. Si tratta di Enzo Challat, 24 anni, posto sotto controllo giudiziario. Pur essendo incriminato per omicidio, Enzo Challat ha ottenuto la liberazione dopo un anno di detenzione perché il suo ruolo nella vicenda sembra essersi ridotto solo a quello del conducente dell'auto, che aspettava fuori quando la coppia è stata uccisa. Anche in questo caso, questo annuncio viene vissuto come un trauma per le famiglie di Kevin e Leslie.
3 aprile: Nathan Badji viene violentemente aggredito in prigione
Considerato il luogotenente di Tom Trouillet, amico comune della coppia assassinata e principale sospettato, Nathan Badji avrebbe avuto un ruolo molto importante durante la notte dell'orrore di Prahecq. Il 3 aprile il giovane, 23 anni, è stato vittima di un'aggressione “particolarmente violento” all'interno del carcere dove è detenuto, secondo il procuratore di La Rochelle. Un'indagine deve determinare se gli autori del reato hanno agito o meno agli ordini di uno sponsor, per vendetta.
31 maggio: le confessioni di Tom Trouillet giungono alla stampa
Rivelazioni che avrebbe preferito non vedere uscire allo scoperto. A maggio il giornale Il parigino rivela di aver ottenuto la perizia psichiatrica di Tom Trouillet, considerato l'ideatore dell'imboscata tesa quella sera contro Leslie e Kevin. L'amico comune della coppia, che avrebbe agito tanto per delusione romantica quanto per debiti in un contesto di narcotici, spiega allo psichiatra che non voleva uccidere le vittime, ma rubare soldi e farmaci a Kevin. La situazione, sempre secondo lui, sarebbe degenerata.
13 agosto: Mickaël Zadi rinuncia a chiederne la liberazione
Un duplice omicidio con tre sospettati su cinque a piede libero? È quello che era quasi successo lo scorso agosto, quando Mickaël Zadi, uno dei sospettati dell'omicidio della coppia, ha cercato di chiedere il suo rilascio davanti alla camera d'inchiesta della corte d'appello di Poitiers. Prima di arrendersi definitivamente.
2 e 3 ottobre: la ricostruzione riunisce i cinque indagati
Sembrava la fine di un capitolo, quello dedicato alle indagini. La ricostruzione dell'assassinio, effettuata in due atti all'inizio di ottobre, ha permesso di confrontare i cinque indagati, tutti presenti, con le rispettive dichiarazioni. Un passo importante che dovrebbe segnare la fine dell'istruzione. Anche se ancora non sappiamo cosa ci riserverà il 2025 riguardo a questa vicenda, tutte le fonti vicine alla vicenda lo garantiscono: “Il processo si svolgerà nel 2026”.
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