Incriminato per essersi interessato illegalmente alle indagini sui suoi legami familiari con l'armatore MSC, Alexis Kohler ha visto martedì 26 novembre 2024 la Corte d'appello di Parigi respingere la sua richiesta suggerendo che i fatti di cui era accusato erano prescritti. Il braccio destro di Emmanuel Macron è incriminato dal 2022 per sfruttamento illegale di interessi.
È accusato di aver partecipato come alto funzionario dal 2009 al 2016 a diverse decisioni riguardanti la famiglia Aponte, armatrice italo-svizzera gestita dai cugini di sua madre. Innanzitutto, dal 2009 al 2012, come rappresentante dell'Agenzia statale per la partecipazione (APE) nel consiglio di amministrazione di STX France (oggi Chantiers de l'Atlantique) ma anche nel consiglio di amministrazione del Grande porto marittimo di Le Havre (GPMH).
È poi sospettato di aver partecipato, tra il 2012 e il 2016, alle scelte sui dossier che coinvolgevano MSC al ministro dell'Economia, al gabinetto di Pierre Moscovici poi di Emmanuel Macron.
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La data cruciale del 2014
Fin dall'inizio del caso, la difesa di Alexis Kohler sostiene di essersi sempre tenuto lontano da qualsiasi decisione relativa a MSC e di aver informato i suoi superiori dell'esistenza di legami familiari “ben oltre i suoi obblighi etici”. D'altro canto garantisce, al termine di un calcolo giuridico, che una parte dei fatti, anteriori al 2014, sia prescritta.
In un'ordinanza consultata dalAgenzia France Pressei magistrati inquirenti hanno concluso nell'aprile 2023 che i fatti non erano prescritti. Sostenevano in particolare che Alexis Kohler ce l'aveva fatta “atti positivi da nascondere” tale conflitto di interessi, che consente di collocare l'inizio della prescrizione nel momento in cui sono stati rivelati dall'interessato Mediapart nel maggio 2018, e quindi avviare un procedimento.
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