(BFM Bourse) – L'indice parigino è in ribasso a metà seduta, raffreddato dalle parole di Donald Trump che minaccia di aumentare i dazi doganali sui prodotti provenienti dalla Cina, e di imporli su quelli importati da Canada e Messico.
La Borsa di Parigi cede alla chiamata al ribasso. Il CAC 40 ha perso lo 0,25%, a 7.239,27 punti, questo martedì a mezzogiorno, sotto la pressione delle nuove dichiarazioni di Donald Trump sull'aumento dei dazi doganali che entrerebbe in vigore a partire dal suo insediamento a gennaio.
Vuole imporre dazi doganali del 25% su tutti i prodotti provenienti dal Messico e dal Canada e aumentare del 10% quelli sui prodotti importati dalla Cina. Donald Trump giustifica queste misure di ritorsione commerciale come ritorsione contro l’immigrazione clandestina e il traffico di droga e in particolare del Fentayl, un potente oppioide che sta seminando il caos negli Stati Uniti.
Questa minaccia pesa su Stellantis, che registra il calo maggiore dell'indice parigino (-4,4%) poiché la casa automobilistica produce veicoli destinati al mercato americano nei suoi stabilimenti situati in Messico.
Sul fronte statistico, gli investitori leggeranno l'indice di fiducia dei consumatori (Conference Board) alle 16:00 e i tradizionali Verbali della Federal Reserve americana alle 20:00.
Amundi ancora sotto pressione
Dal lato del valore, Trigano cresce di oltre il 3%, sostenuto dai suoi risultati annuali, che sono segnati in particolare da un risultato operativo annuale “record”.
Amundi perde il 4,1%, penalizzato da JP Morgan e Exane BNP Paribas che abbassano la raccomandazione a neutrale sul titolo, citando le incertezze legate alla distribuzione in Italia con il progetto di fusione UniCredit e Banco BPM, secondo informazioni di Reuters.
Lighton limita il suo progresso all'1,5% dopo aver guadagnato più dell'8% per i suoi primi passi come società quotata su Euronext Growth.
Sul mercato dei cambi, l'euro si è apprezzato dello 0,7% rispetto al dollaro a 1,0516 dollari. Sul versante petrolifero, il contratto di gennaio sul Brent del Mare del Nord è salito dello 0,9% a 73,14 dollari al barile mentre quello con la stessa scadenza sul WTI quotato a New York ha guadagnato lo 0,9% a 69,59 dollari al barile.
Sabrina Sadgui – ©2024 BFM Borsa
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