Pubblicato il 26/11/2024 08:53
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La questione della censura prima della fine dell'anno si pone seriamente. Il destino di Michel Barnier è nelle mani del Rassemblement National e Marine Le Pen ha ribadito le sue linee rosse.
Michel Barnier solo di fronte all'opposizione. Il Primo Ministro lo sa, mentre si avvicina il voto sul bilancio nell'Assemblea nazionale, è la sua posizione a capo del governo che sta giocando. Così, nel suo ufficio all'Hôtel de Matignon, lunedì 25 novembre, si sono svolte consultazioni sia con la destra che con la sinistra. Interviste in particolare a Éric Ciotti, preceduto da Marine Le Pen, con la quale Michel Barnier ha parlato per 1 ora e 15 minuti, visibilmente senza successo.
Se il bilancio passerà come voluto dal governo con 49,3, il Raggruppamento Nazionale voterà una mozione di censura contro il Primo Ministro. “Abbiamo spiegato quali sono per noi gli elementi non negoziabili. Credo che siamo leali nell’approccio politico che è il nostro”.ha detto Marine Le Pen. Una posizione condivisa da La France insoumise, rappresentata da Mathilde Panot: “Ho riaffermato al Primo Ministro che se verrà utilizzato il 49.3, attiveremo una mozione di censura da parte del Nuovo Fronte Popolare”.
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