Mentre il conflitto in Ucraina entra in una nuova fase di escalation, sono state riprese le discussioni sull’invio di truppe occidentali e compagnie di difesa private in Ucraina. Il mondo ha appreso da fonti confermate. Si tratta di discussioni delicate, la maggior parte delle quali sono riservate e rilanciate alla luce di un potenziale ritiro americano del sostegno a Kiev una volta che Donald Trump entrerà in carica il 20 gennaio 2025.
Il dibattito sull’invio di truppe in Ucraina, avviato dal presidente francese Emmanuel Macron in un incontro tra gli alleati di Kiev a Parigi a febbraio, è stato fortemente osteggiato da alcuni paesi europei, guidati dalla Germania. Essa è stata però rilanciata nelle scorse settimane grazie alla visita in Francia del primo ministro britannico Keir Starmer, in occasione della riunione dell'11 novembre.th commemorazioni. “Sono in corso discussioni tra Regno Unito e Francia sulla cooperazione in materia di difesa, in particolare con l'obiettivo di creare uno zoccolo duro di alleati in Europa, focalizzato sull'Ucraina e sulla sicurezza europea in generale”, ha confidato una fonte militare britannica a Il mondo.
“Non si esclude alcuna opzione”
Si tratta di commenti in linea con quelli espressi dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, in visita a Londra il 22 novembre. In un'intervista alla BBC il 23 novembre, ha invitato gli alleati occidentali a “non fissare ed esprimere posizioni rosse” linee” nel loro sostegno all'Ucraina. Interrogato sulla possibilità di mandare in campo truppe francesi, ha dichiarato: “Non scartiamo nessuna opzione”.
Il Ministero delle Forze Armate francese e l’Eliseo non hanno ancora dato il via libera allo spiegamento di truppe convenzionali – o di contractor privati. Ma già da diversi mesi tali proposte sono chiaramente sul tavolo. Uno di questi riguarda la Défense Conseil International (DCI), il principale operatore del Ministero delle Forze Armate per il monitoraggio dei contratti di esportazione di armi francesi e il trasferimento del relativo know-how militare. La DCI è posseduta al 55% dallo Stato francese.
Colonna Solo abbonati “Una settimana dopo l'elezione di Trump, in Europa sta emergendo un nuovo allineamento”
Composta per l'80% da ex militari, la DCI sarebbe pronta a continuare ad addestrare i soldati ucraini in Ucraina, come già sta facendo in Francia e Polonia. Se necessario, potrebbe anche mantenere l’equipaggiamento militare francese inviato a Kiev. A tal fine, la DCI è stata contattata da Babcock, la sua controparte britannica già presente in Ucraina, per condividere le strutture locali di quest'ultima. Nel maggio 2024, Babcock ha annunciato che erano “in corso” i lavori per creare un sito di supporto tecnico in Ucraina – “incluso [for] la riparazione e la revisione dei veicoli militari”, si legge nella sua relazione annuale 2024.
Ti resta il 70,82% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.
Related News :