Anche se Donald Trump entrerà in carica solo tra due mesi, il 20 gennaio 2025, intende già influenzare il progresso del mondo. Mike Waltz, il suo futuro consigliere per la sicurezza, ha dichiarato questo fine settimana che la sua squadra vuole iniziare a lavorare con l’amministrazione di Joe Biden per raggiungere un “accordo” tra Ucraina e Russia. Tuttavia, Mike Waltz è una delle rare persone vicine a Donald Trump la cui competenza non è messa in discussione. Potrebbe essere tutto molto serio.
Michael Waltz, detto Mike, 50 anni, è prima di tutto un ufficiale. Laureato al Virginia Military Institute, ha combattuto in Afghanistan come parte delle forze speciali. È riservista dal 2000.
A differenza di molti dei tirapiedi di Donald Trump, lui non è un miliardario, solo un milionario. Ha guadagnato 95 milioni di dollari vendendo la sua società di consulenza militare nel 2020 che impiegava 400 persone.
Ma è anche un politico esperto. Ha già ricoperto l’incarico di segretario alla sicurezza del vicepresidente Dick Cheney durante il mandato di George W. Bush. Dal 2018 è anche membro repubblicano della Camera dei rappresentanti della Florida.
È quindi del tutto credibile parlare della guerra in Ucraina. Tuttavia, ospite del canale Fox News, ha dichiarato che Donald Trump è molto preoccupato per l’attuale escalation del conflitto.
Un accordo tra Ucraina e Russia?
Il futuro presidente non ha apprezzato il fatto che Joe Biden abbia autorizzato gli ucraini a utilizzare missili americani a lungo raggio contro la Russia. Ciò ha immediatamente provocato la risposta russa con un vettore in grado di trasportare una testata nucleare. Probabilmente è un bluff, ma Putin è capace di tutto.
Tuttavia, Mike Waltz ha avvertito: “I nostri avversari che pensano che questa sia un’opportunità per mettere un’amministrazione contro l’altra si sbagliano.“. Aggiunge che “L’obiettivo della squadra di Trump è portare i belligeranti al tavolo. Per il momento non sappiamo chi sarà attorno a questo tavolo, se si tratterà di un accordo o di un armistizio, né quale sarà il quadro di un accordo. Ma ci lavoreremo con l’amministrazione Biden fino a gennaio e continueremo anche dopo“.
Ora la domanda è se, una volta che Trump sarà al potere, gli americani lasceranno andare Volodymyr Zelenskyj. Se smetteranno di fornirgli denaro e armi e lo costringeranno a cedere i territori conquistati dalla Russia, nulla è meno certo. In effetti, tutte le opzioni sono possibili. Si potrebbe anche immaginare che il Donbass di lingua russa rimanga ufficialmente ucraino, ma ottenga uno status di ampia autonomia. In diplomazia tutto è possibile, ma prima occorre stabilire un cessate il fuoco.
Potrebbero entrare in gioco altri elementi oltre allo scontro militare, come la concorrenza tra Russia e Stati Uniti sul mercato globale del gas. E poi, ovviamente, c’è la linea rossa: l’Ucraina non deve aderire alla NATO. Quanto all’adesione all’Unione Europea, non è detto che Putin sia contrario. Soprattutto se lì compaiono altri Viktor Orbán.
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