Un mese prima del voto sul bilancio, la censura del governo Barnier aprirebbe un periodo di grande incertezza. Il portavoce del governo lancia un appello ai socialisti.
Maud Bregeon nega di aver sollevato “lo straccio della paura”, ma non esita a mettere in guardia su Le Parisien sulle conseguenze di una mozione di censura contro il governo che porterebbe ad uno “scenario greco”.
“Chi vuole offrire ai francesi come regalo di Natale per il 2025 un deficit superiore al 7% e tassi di interesse in rialzo?”, si chiede il portavoce del governo.
Secondo lei ciò sarebbe “sinonimo di un indebolimento duraturo del Paese, a tutti i livelli”. Nessuno è stato eletto per aggiungere crisi a crisi.
“La loro responsabilità è immensa”
Questo avvertimento non è rivolto né al Raggruppamento Nazionale né alla LFI i cui leader, Marine Le Pen e Mathilde Panot, saranno ricevuti lunedì dal Primo Ministro. D’altro canto, prende di mira direttamente i socialisti e Maud Bregeon non lo nega.
“La loro responsabilità è immensa. Sono a un bivio: suggellano definitivamente l'alleanza della vergogna con LFI o alzano la testa? Penso ai 18 milioni di elettori che hanno votato per François Hollande nel 2012.
Maud Bregeon ritiene che i deputati del PS dovrebbero votare contro la proposta di legge LFI, “a meno che non neghino il proprio record!”
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