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Dopo la minaccia a Barnier, il RN propone le dimissioni di Macron (qui 15 ottobre 2024)
POLITICA – Il giorno dopo. Di fronte al film catastrofico prodotto dall'esecutivo e alla base comune in caso di censura da parte del governo Barnier, la portavoce Maud Bregeon evoca un ” Scenario greco » – Il Raggruppamento Nazionale si dice pronto a premere il pulsante e accusa Emmanuel Macron di una possibile crisi.
Al punto da spingere per le dimissioni del capo dello Stato? Due dirigenti del partito Lepéniste hanno comunque suggerito l'idea, questa domenica 24 novembre, in rapida successione, presentando la partenza del Presidente della Repubblica come un modo per far uscire la Francia dal blocco. Un modo per aumentare ancora di più la pressione prima dell'incontro ad alto rischio tra Marine Le Pen e Michel Barnier lunedì mattina a Matignon.
“Siamo persone completamente responsabili, conosciamo le conseguenze che la censura avrebbe” ha spiegato il vicepresidente del partito Sébastien Chenu a LCI, elencando le differenze “possibilità” a disposizione di Emmanuel Macron in questo scenario: “rinominare lo stesso Primo Ministro, rinominare un nuovo Primo Ministro, indire un referendum, dimettersi se non c’è altra soluzione. »
Macron « potrebbe assumersi la responsabilità »
Poche ore prima era stato il collega Philippe Ballard a franceinfo a menzionare la partenza anticipata del capo dello Stato in caso di rovesciamento del governo al termine della revisione del bilancio. Alla domanda sulle conseguenze e “il seguito” di un simile evento, il deputato dell’Oise ha menzionato “ una soluzione: anche Emmanuel Macron potrà assumersi le sue responsabilità. » E aggiungeva: « Non dobbiamo chiedergli di dimettersi. Potrebbe assumersi la responsabilità. Potrebbe essere una delle porte di uscita. »
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Con queste uscite, il partito di estrema destra si unisce ad alcune voci della sinistra che chiedono ancora più apertamente la partenza del capo dello Stato. Noi di France Insoumise immaginiamo infatti questa ipotesi (o il licenziamento di Emmanuel Macron) come l’unica via possibile per rispondere alla crisi politica in atto.
« Abbiamo il dovere di chiedere l’impeachment” del presidente della Repubblica, spiegava a metà novembre Jean-Luc Mélenchon, il fondatore del movimento ribelle che si vede in lizza per le elezioni presidenziali anticipate.
Recentemente è stato anche il deputato della Somme François Ruffin a esortare il presidente della Repubblica a “ pensa seriamente » alla sua partenza. “ Cosa facciamo? Ti chiedo. Vorrei che fosse posta la domanda al Presidente della Repubblica su chi ha fatto tutte queste scelte », ha supplicato lo scorso 21 novembre su franceinfo, accusandolo di aver “ ridotta la Francia. »
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