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Stade Français – Racing 92: Etien e Dakuwaqa in pieno spettacolo, il Racing senza continuità… I top e i flop

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TOP/FLOP – Ali in gran forma, un Romain Briatte al forno e al mulino, un Racing team addormentato e una conquista nel male…. I top e i flop della vittoria migliorata dello Stade Français contro il Racing 92.

TOP

Peni Dakuwaqa e Lester Etien, i maghi della sera

Hanno deliziato Jean-Bouin e sono i protagonisti del grande successo dello Stade Français sul Racing questa domenica (40-24). La meta di Lester Etien (5') nei primi minuti ha già dato il tono. L'esterno 29enne era all'inizio, nella staffetta con un duello aereo vinto, e al traguardo della prima impresa parigina della serata. Ha poi segnato una doppietta con un bellissimo gancio interno su Lancaster (32') prima di cedere il posto per infortunio pochi istanti dopo (36'). Solo 36 minuti trascorsi in campo ma sufficienti per fare 4 cross, battere 4 avversari e percorrere 73 metri, oltre alla sua doppietta.

Anche Dakuwaqa non è esclusa. Se si è dovuto accontentare di un solo tentativo dopo una corsa di 60 metri in cui ha mostrato ancora una volta la sua massima velocità, ha costantemente portato la sua squadra in testa con 148 metri percorsi e la semplicità di rimanere in piedi al contatto. Già 4 mete in 5 partite per lui in questa stagione.

Weber-Carbonel, una cerniera che ha tutto

Erano attesi da questo incontro e hanno fatto meglio delle aspettative. Convincente la scorsa settimana contro La Rochelle, la cerniera Weber-Carbonel ha confermato domenica sera che lo Stade Français può contare su di loro in questa stagione. Bravo nell'animazione, Weber padroneggia le uscite della sua squadra alternando con intelligenza il gioco dei suoi attaccanti e dei suoi tre quarti. L'ex titolare di RCT e MHR è stato eccellente nel controllare la partita, come l'azione sulla seconda meta di Etien che ha spostato perfettamente dopo un'accelerazione a tutto campo. Nonostante due fallimenti iniziali contro i pali, ha poi aggiustato il tiro per finire con un 5/7.

Romain Briatte ha fatto tutto bene

Un contrasto al 100% (14/14), un'attività incessante durante gli 80 minuti trascorsi in campo e una voglia contagiosa. Un esempio per i compagni sia nella lotta che nel gioco di corsa in cui si è distinto anche con un cross, 37 metri percorsi ma soprattutto un passaggio ben sentito alle spalle per la seconda meta dei suoi.

FLOP

Mancanza di continuità nel gioco per il Racing

Sicuramente la difesa dello Stade Français ha ritrovato il suo splendore nel momento peggiore per il Ciel et Blanc ma non è questa l'unica spiegazione alla difficile prestazione del Racing a livello offensivo. Sei attaccanti all'intervallo, passaggi dopo contatti che non arrivano mai (solo 7 contro 15 per lo Stade Français), e una ricorrente mancanza di sostegno non appena viene oltrepassata la linea del vantaggio.

Quanto alle tre mete segnate a fine gara, hanno il merito di esistere e di aver messo in dubbio lo Stade Français, ma sono piuttosto da attribuire ad un calo di ritmo dei parigini, forse un po' troppo fiduciosi.

Una conquista che complica tutto

Sempre in partita alla mezz'ora, il Racing avrebbe potuto far dubitare lo Stade Français con più precisione di gioco come sopra spiegato. Ma anche se avesse potuto contare su un settore collaterale più affidabile. Nonostante il rientro anticipato dello specialista Cameron Woki, gli uomini di Stuart Lancaster hanno perso quattro palloni sui propri tiri. Abbastanza per impedire al Racing di sviluppare il suo gioco soprattutto nel primo periodo.

La fine di una serie per il Racing

Le corse si erano abituate a sentirsi a casa con Jean-Bouin. Ma ormai è storia antica e il ritorno sulla terra è stato violento con questa feroce sconfitta nonostante un rientro (troppo) tardivo che avrebbe potuto privare i parigini del bonus offensivo. Sono passati 8 anni dall'ultima volta che gli abitanti dell'Ile-de- hanno perso contro i loro vicini parigini. Era il 3 dicembre 2017 con la doppietta di Nayacalevu per i Pink Soldiers.

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