Imanol Alguacil è stato molto critico nei confronti dell’inizio della partita giocata dalla Real Sociedad. L’allenatore della squadra di San Sebastián è rimasto molto deluso da quei primi 20-25 minuti della gara in cui ha ritenuto che la sua squadra offrisse un’immagine ben al di sotto di quanto si aspettava e in cui è stata nettamente superata dalla squadra biancorossa. “L’Athletic è stato superiore e migliore. Non è stato un derby diverso da tanti altri dopo il gol, quando i conti si sono pareggiati. È stato un incontro intenso. Dove la squadra non mi è piaciuta per niente è stato nei primi 25 minuti, non eravamo venuti a giocare il derby. Alla fine è stata una partita con poche occasioni e molta intensità e non siamo riusciti a metterle le mani”, ha sintetizzato. Imanol Non è stato in grado di spiegare il motivo per cui la sua squadra si è comportata così male. nelle fasi iniziali dell’incarico. “Non so cosa sia successo. Per noi è una cosa strana perché solitamente entriamo bene in partita. Oggi però siamo stati molto al di sotto del nostro livello sia difensivamente che offensivamente e quindi è molto complicato. Fino all’1-0 l’Athletic era nettamente superiore a noi, poi è stato il tipico derby: intenso, serrato, dovevamo fare un bel punto… Nessuno dei due è stato brillante lì perché nelle partite non c’erano quasi mai occasioni da gol. due aree, ma ormai l’Athletic aveva già fatto quello che andava fatto, cioè approfittare”.
“Dopo aver battuto il Barcellona non dovevamo sporgere il petto e ora non dobbiamo abbassare la testa”
Imanol Alguacil – Allenatore della Real Sociedad
Per quanto riguarda i cambi di Takefusa Kubo, che stava creando pericolo, e di Ander Barrenetxea, Alguacil è stato molto chiaro nel sottolineare che “oggi per me nessun giocatore del Real ha giocato una partita brillante” per poi sottolineare che “Se avessi potuto, nei primi 25 minuti avrei cambiato tutti gli undici giocatori. “Sono il primo colpevole, ma in quei minuti la squadra non si è presentata e quindi è difficile competere”. Ha anche sottolineato che la differenza tra le prestazioni delle due squadre non è dovuta a fattori che vanno oltre le carenze della sua squadra in quel primo tratto della gara: “Siamo stati noi. “Non è stata né l’Athletic, né il San Mamés, né la pressione”.
Riguardo al fatto che i padroni di casa abbiano vinto quattro derby di fila di fila a San Mamés, l’allenatore del Txuri-Urdin non ha voluto pensarci troppo: “L’Athletic in casa quasi sempre, se non sempre, gioca ottime partite e vince più volte “di quelle in cui si superano i rivali sia in campionato che in Europa League”. E dopo questo risultato, anche lui non ha voluto provocare spargimenti di sangue, ma ha optato per un discorso senza stridore. “Dopo aver battuto il Barcellona non dovevamo sporgere il petto e ora non dobbiamo abbassare la testa. “Questo è il calcio e dobbiamo mettere tutte le nostre forze nella partita di giovedì”, ha detto.
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Appunti di Aitor Martínez: Sancet fornisce la magia
Aitor Martinez
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