MERANO. Sta per arrivare al dunque la nuova formula voluta dalla giunta meranese di concerto con l’Asm per porre un freno alle immondizie abbandonate che infestano più zone della città. A inizio mese è stata completata la formazione di quindici “waste watcher”, possiamo definirli “ispettori” che sorvegliano sul corretto smaltimento dei rifiuti (ma guarderanno anche a chi getta sigarette a terra e alle deiezioni canine non raccolte da chi accompagna gli animali).
Una figura nuova, quella del “waste watcher”. La squadra sarà formata da dipendenti dell’Asm, reclutati su base volontaria, che si impegneranno in orari extra rispetto al loro servizio, remunerati con straordinari. Avranno il compito di educare e orientare ai corretti comportamenti. Saranno riconoscibili anche per un badge, un tesserino che li qualifica. Non avranno il potere di multare direttamente. Gireranno in coppia.
Decoro.
In una prima fase saranno affiancati, nei loro controlli, da un agente di polizia locale. Saranno soprattutto tenuti a sensibilizzare cittadini e tiristi sul tema della pulizia e del decoro degli spazi pubblici. Avranno poi anche la facoltà di accertare violazioni, di identificare i trasgressori e di segnalarli alla polizia locale che poi provvederà a redigere il relativo verbale e, nei casi acclarati, a sanzionare.
Nervo scoperto.
Lo smaltimento illegale dei rifiuti è uno dei nervi scoperti che le ultime legislature di via Portici, assieme al braccio operativo dell’Azienda municipalizzata, sono stati chiamati ad affrontare. Un problema che si manifesta a macchia di leopardo, in città, con frequenza, insistenza, dimensioni diverse ma con il comune denominatore di provocare conseguenze sul piano tanto dell’igiene pubblica quanto dell’immagine. Oltre che sui conti dell’Asm che si riverberano, in un modo o nell’altro, sulle bollette. L’introduzione dei “waste watcher” è l’ultima frontiera, mutuata da un’esperienza di alcuni membri della giunta a Vienna la scorsa primavera. Capitale austriaca che, a dispetto delle dimensioni metropolitane e da numeri turistici da capogiro, si presenta ordinata e pulita.
L’iniziativa riporta alla memoria l’esperienza tentata dieci e più anni fa quando fu creata una task force composta da personale che aveva prestato servizio nelle forze dell’ordine, incaricata di sorvegliare le zone di maggiore concentrazione di smaltimenti illegali delle immondizie. Il team venne successivamente liquidato perché mancante di requisiti di ordine giuridico.
Ora, con altra forma, ci si riprova.
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