Sant Joan Despí (Barcellona), 24 novembre (EFE).- Il Barcellona ha fatto i compiti prima della sosta per le nazionali e ha battuto il Costa Adeje Tenerife 5-1, in un duello che ha iniziato perdendo ma che si è ribaltato in due minuti.
La squadra di Eder Maestre ha sorpreso con il primo gol al terzo minuto di gioco: Mari Jose ha messo insieme una rapida transizione manuale alle spalle dei locali e ha messo la porta sul piatto per un Babajide esplosivo. Un colpo inaspettato per la linea difensiva del Barça, che fino ad ora presentava una variante senza precedenti, quella della centrocampista Ingrid Engen come terzino destro.
Il Tenerife ha giocato così bene le sue carte che non solo ha segnato un gol in casa dell’insuperabile leader, ma ha anche sopportato il dominio assoluto della palla da parte della squadra di Pere Romeu per più di 30 minuti.
Anche se i catalani hanno monopolizzato il copione della partita e hanno concatenato un’occasione dopo l’altra, non sono stati sufficientemente precisi finché Paredes non ha aperto il barattolo e, con esso, la lucidità offensiva della squadra.
Tutto quello che non era successo fino a quel momento è stato fatto in un periodo di nove minuti, di cui la squadra locale ha avuto bisogno per segnare tre gol e andare all’intervallo 1-3.
Paredes, al 38′, segna il primo gol con uno splendido tiro da fuori area impossibile per la porta avversaria. Bonmatí l’ha assistita direttamente e lei l’ha posizionato perfettamente per certificare la cravatta.
Il secondo, meno di due minuti dopo, si è svolto in un tripudio di rimbalzi che si è concluso con la palla negli stivali del terzino Ona Batlle, che a sua volta ha aiutato Pajor, mal difeso, a portare la sua squadra in vantaggio nel marcatore.
Poco prima della fine del primo tempo, Graham Hansen trasforma il terzo su rigore dopo un fallo di mano di Fatou Dembele all’interno dell’area.
Dopo l’ora, Pina, sola a un paio di metri dal balcone dell’area, segna il quarto con un tiro piazzato, quanto basta per suggellare la vittoria e lasciarsi alle spalle diverse azioni sfortunate della sua squadra finite sul palo o con parate su la linea di porta di un grande Echezarreta, il gol rivale.
Brugts ha avuto il compito di mettere la ciliegina sulla torta per un Barça che è passato dal meno al più con un gol realizzato da lei stessa: ha cacciato il rimbalzo, tagliato e definito al minuto. 77 per mettere la tua manina sulla luce.
Un risultato che ha messo in risalto le qualità individuali della squadra catalana, che può vantare un grande guardaroba e che andrà all’intervallo, in assenza di Real Madrid e Atlético, con un margine minimo di sei punti sull’inseguitrice più vicina. .
– Scheda tecnica:
5 – Barcellona: Coll; Engen (Brugts, min. 61), Paredes (Jana, min. 74), Mapi León, Batlle (Torrejón, min. 74); Bonmatí, Walsh, Guijarro; Graham Hansen, Pajor (Kika Nazareth, min. 61), Pina (Vicky López, min. 74).
1 – Costa Adeje (Tenerife); Echezarreta; Del Valle, Fatou Dembele (Marrero, min. 65), Gavira, Pisco (Beatriz Beltrán, min. 76); Moreno, Cinta Rodríguez, Roldán Blanco (Bicho, min. 76); Sakina, Mari Jose (Koko, min. 75), Babajide (Blom, min. 65).
Gole: 0-1: m.3: Babajide; 1-1: m.38: Paredes; 1-2: m.40: Pajor; 1-3: m.47: Graham Hansen (p). 1-4: m.61: Pina; 1-5: m.77: Brugts.
Arbitro: Elisabeth Calvo Valentín.
Incidenti: L’undicesima giornata della F League si è giocata allo stadio Johan Cruyyf davanti a 4.396 spettatori. EFE
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