Pierre Palmade di fronte alla giustizia e all'isolamento. Dopo il suo tragico incidente nel febbraio 2023, il comico è stato condannato al carcere per lesioni non intenzionali. Ma al di là del verdetto, è l’abbandono di chi gli sta vicino a far reagire. Pascal Praud, in una colonna potente, denuncia le defezioni di chi lo circonda quando i riflettori erano ancora puntati su di lui.
Il 10 febbraio 2023, su una strada dipartimentale della Senna e Marna, Pierre Palmade, alla guida della sua Peugeot 3008, si scontra violentemente con un veicolo che trasportava una famiglia. L'autista, il figlio di sei anni e una donna incinta di sei mesi sono rimasti gravemente feriti e quest'ultima ha perso il bambino nell'impatto.
Le analisi tossicologiche rivelano che il comico guidava sotto l'effetto di cocaina e altre sostanze, amplificando l'emozione suscitata dalla vicenda. Ferito anch'egli, Pierre Palmade ha subito espresso il suo rimorso, dichiarando di esserlo “si rese conto della gravità delle sue azioni”. Viene aperta un'indagine per lesioni involontarie aggravate, che porta a un processo molto atteso.
Pierre Palmade condannato a 5 anni di reclusione, di cui due anni di carcere
Il 20 novembre, davanti al tribunale di Melun, Pierre Palmade ha risposto delle sue azioni. Il processo, molto pubblicizzato, è tornato ai dettagli dell'incidente e alle sue conseguenze. Gli avvocati delle vittime hanno così insistito sul duraturo impatto psicologico e fisico che hanno subito mentre il comico, visibilmente commosso, ha ribadito di essere cambiato, riconoscendo “una spirale di autodistruzione” che lo aveva portato a questo comportamento irresponsabile. Purtroppo, se ancora una volta avesse chiesto perdono alle vittime, questi restano indifferenti, proprio come la giustizia. Infine, il comico è stato condannato a cinque anni di carcere, di cui tre anni con sospensione della libertà vigilata e cure obbligatorie.
Gli amici di Pierre Palmade decollano, Pascal Praud approfitta di questo ribaltamento
Dopo la tragedia, Pierre Palmade si è ritrovato isolato, con molti parenti che hanno preso le distanze. E se Muriel Robin, amica di lunga data, dice: “Ovviamente non lasciamo andare un amico”altri non hanno mostrato la stessa lealtà. In un toccante articolo pubblicato il 24 novembre sul Giornale della domenicaPascal Praud deplora queste defezioni, anche se, secondo lui, Questo rifiuto è quasi inevitabile quando un personaggio pubblico cade nello scandalo.
“Palmade non incarna il male; questo male che non ha voluto. È comparso per lesioni involontarie anche se guidare in stato di ebbrezza o sotto effetto di cocaina rasenta la cattiva condotta morale.”, cerca di difendersi. Il giornalista di CNews prosegue deplorando come una caduta pubblica trasformi una figura ammirata in persona non grata: “Ricordo quanto fossero orgogliosi di posare per la foto accanto a lui Partita di Parigi quando il comico brillava nella luce. Ricordo come dimostravano la loro vicinanza con sorrisi e dichiarazioni. Pietro qui, Pietro là. La festa è finita. 'Coraggio scappiamo', è la parola d'ordine. E peccato se i suoi amici sapessero dei suoi eccessi prima della tragedia. […] Era necessario che la sua dipendenza diventasse pubblica, che provocasse un incidente, che la paura di essere schizzato lo costringesse a decollare. “I topi stanno lasciando la nave”, dicono a volte.” Le amicizie sotto i riflettori brillano tanto quanto bruciano visibilmente.
Questo articolo è stato scritto con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, corretto e arricchito dai giornalisti della redazione.
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