Sabato 23 novembre ha avuto luogo una manifestazione del collettivo Féministes du Narbonnais.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne assume quest'anno particolare rilevanza nel contesto del processo a Gisèle Pélicot. Questo sabato, 23 novembre, una mobilitazione ha ricordato la massiccia violenza subita dalle donne sia nella sfera privata che professionale. Le molestie morali di carattere sessista, gli atti sessisti, le molestie sessuali, le aggressioni sessuali e gli stupri sono stati denunciati con statistiche a supporto: il 9% degli stupri o dei tentativi avviene sul posto di lavoro, il 30% dei dipendenti ha già subito molestie o aggressioni sessuali. Quanto a coloro che osano denunciarlo, il 40% afferma che la situazione si è rivoltata contro di loro.
No alla violenza contro donne, bambini e persone trans
La mobilitazione del collettivo femminista di Narbonne è iniziata alle 15 davanti al tribunale; È stato scandito da discorsi intersindacali, letture, canzoni, coreografie, sfilate e deposizione di fiori in omaggio ai bambini, alle persone trans e alle donne vittime davanti al monumento ai caduti di Les Halles. Tra i cartelli esposti si poteva leggere: “Donna: doppia giornata, mezza pensione”, O “Non donne isteriche, ma donne storiche… Tra i canti, quello di Matilde è stato ripreso in coro: “Canto oggi alla gloria delle donne in lutto, canto il loro coraggio, dal dono della vita alle bare… La manifestazione si è conclusa alle 17 in Place l’Hôtel-de-Ville con il simbolico battesimo della piazza diventata un tempo «Giselé.»
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