Par
Clemente Mazzella
Pubblicato il
23 novembre 2024 alle 11:03
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Nell'intervallo dell'intervallo, l'Argentina è stata dispersa come un puzzle da un XV francese straordinariamente efficiente. Gli azzurri di Fabien Galthié hanno sfiorato i 40 minuti perfetti, uccidendo quasi ogni suspense (30-9, ndr) in uno Stade de France riscaldato nonostante una temperatura intorno ai 2-3 gradi centigradi. Un successo 37-23 chiaramente costruito su questo primo atto in cui i Tricolores sono stati chirurgici.
“Volevamo evitare che entrassero nei nostri 22 metri, una zona dove sono molto forti. Ma non sempre ci siamo riusciti. Quando la Francia entrerà nei 22, sarà difficile fermarla. I Blues sono stati pragmatici, a differenza nostra”, ha ammesso il tecnico dell’Argentina Felipe Contepomi.
Realismo contro indisciplina
Questo realismo è simboleggiato dalle 3 mete di Flament, Villière e dal rigore. Quest'ultimo su ispirazione di Dupont e su tiro brillante di Ramos per Bielle-Biarrey, mentre i bordelais si vedono impedire di segnare da un gesto antigioco di un Pumas.
“Hanno colto ogni opportunità. Ci sono alcune persone molto grandi in questa squadra. Se dai spazio a Ramos per esempio è dura”, ha analizzato Contepomi.
Soffrendo per i dibattiti, l’Argentina cadde nella crisi l'indisciplina. I suoi due cartellini gialli nel primo atto costano complessivamente 17 punti. Troppo. “Queste scatole sono davvero costose per noi”, si è lamentato Contepomi. “Siamo rimasti in quattordici troppo a lungo e contro la Francia è troppo difficile”.
“Una delle migliori squadre del mondo”
Nel giro di 5 mesi francesi e argentini si affrontarono 3 volte. Per un record favorevole di 2 vittorie a 1 per i Blues. E se durante l'estate il XV di Francia è stato rimescolato, i Pumas riconoscono più volte che la strategia e la filosofia tricolore rimangono le stesse.
“Le 3 partite sono simili, la Francia prospera con le sue individualità, non siamo stati in grado di contrastarle”, ha ammesso il tallonatore e capitano Julian Montoya. Quest'ultimo, proprio come Contepomi, è poi giunto alla stessa conclusione: “Il XV di Francia è una delle migliori squadre del mondo”.
Clément MAZELLA, inviato speciale allo Stade de France
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