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“L’Europa ha due mesi per prepararsi” all’arrivo di Trump, avverte il numero uno del Medef

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Dopo un discorso del primo ministro Michel Barnier, le tre organizzazioni firmeranno venerdì una dichiarazione congiunta che, ascoltando i discorsi dei tre leader giovedì, inviterà sicuramente l'Europa a mobilitarsi rapidamente per non rimanere indietro rispetto all'economia mondiale, in particolare riducendone la burocrazia.

L’Europa ha due mesi per prepararsi e organizzarsi in modo tale da trasformare profondamente e rapidamente le sue politiche economiche. Trascorso questo periodo, lo shock sarà grave, mentre la nostra performance attuale è già fragile”

Alla presenza della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e del ministro italiano degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, Patrick Martin ha invitato l'Europa a “liberarsi da una certa forma di angelismo, di passività, persino di disconnessione dal resto”. del mondo.” Secondo lui è necessario “conciliare gli obiettivi ambientali e sociali essenziali con l’altrettanto essenziale risultato economico”.

“Adeguare radicalmente le nostre politiche, se necessario”

“Tra sessanta giorni sarà al potere un nuovo presidente americano, diciamolo, diffidente nei confronti dell'Unione Europea, scettico nei confronti della NATO, e impegnato ad aumentare i dazi doganali dal 10 al 20%, almeno, su tutti i nostri prodotti. L’Europa ha due mesi per prepararsi e organizzarsi in modo tale da trasformare profondamente e rapidamente le sue politiche economiche. Trascorso questo termine, lo shock sarà grave, mentre la nostra performance attuale è già fragile”, ha avvertito.

Ha proposto di “confrontare i nostri risultati economici con quelli degli Stati Uniti e, ogni volta che i dati europei saranno inferiori, di adeguare radicalmente le nostre politiche, se necessario”. Spera che l’Europa “sostenga massicciamente tutte le energie prive di carbonio”, in particolare l’energia nucleare, e ha chiesto una semplificazione o addirittura un rinvio delle direttive CSRD e CS3D, che richiedono alle aziende di intraprendere procedure complesse.

Per lui, la CS3D, che impone alle aziende un dovere di vigilanza esteso a tutta la catena del valore, con sanzioni fino al 5% del fatturato globale, “è una vera bandiera rossa per le nostre imprese e una bandiera bianca di resa ai nostri concorrenti”.

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