Messo in vendita questo giovedì 21 novembre, questo simbolo di convivialità ha acquisito fama internazionale solo grazie al suo nome. La redazione ripercorre la sua storia.
“È qui!” Poche parole scarabocchiate sulla lavagna zincata di un bistrot e la stagione del Beaujolais è iniziata. Ogni anno, il terzo giovedì di novembre, tra gli amanti del vino aleggia un fervore unico. Come ha fatto questo vino leggero, che così bene si abbina ai salumi o alle castagne, a conquistare i cuori? Torniamo un po' alle radici.
Per comprendere il “Nuovo Beaujolais”dobbiamo ritornare nella regione da cui proveniamo. Zona viticola a nord di Lione, il Beaujolais si estende per una cinquantina di chilometri. Questo particolare terroir produce un vino rosso dal vitigno Gamay, un'uva che prospera sui terreni granitici della regione. Un vino come un altro? All'inizio viene prodotto velocemente, destinato ad essere degustato a fine vendemmia, per festeggiare l'anno appena trascorso. Un vino di prima qualità! Un tempo annunciava la vendemmia e apriva la stagione del vino. È diventato un vino mondiale e un evento festivo.
In primo luogo
Per molto tempo la festa del vino novello si svolgeva il giorno di San Martino, l'11 novembre. “A San Martino fate assaggiare il vino e fate scorrere l’acqua nel mulino”comanda un detto popolare. È infatti, secondo la leggenda, al vescovo di Tours – già famoso per l'ampiezza del suo mantello – che si deve la potatura della vite. Pascolata per sbaglio dal suo asino, diventa più carica d'uva delle altre.
Quando è stata cambiata la data? Dopo la seconda guerra mondiale, l'Union Viticole Beaujolaise chiese di poter commercializzare i vini en primeur, prima delle date ufficialmente previste per la loro commercializzazione. Nel 1951 era fatta! La data viene anticipata dal 15 dicembre al 15 novembre, data fissa che resta scomoda perché può cadere in qualsiasi giorno della settimana. Per facilitarne la commercializzazione, fu nel 1985 che un decreto fissò il terzo giovedì di novembre come data di immissione al consumo. Oggi, il Beaujolais è la seconda denominazione più conosciuta dopo “Champagne”.
E la nuova festa del vino? Nel 1989, la città di Beaujeu, capitale storica del Beaujolais, immagina un evento dedicato al nuovo Beaujolais. Le importazioni stanno esplodendo. Beviamo Beaujolais Nouveau a Tokyo, a New York, a Londra. È un vino che unisce le persone. La vecchia Borgogna e lo champagne hanno prestigio. Il Beaujolais Nouveau si beve per il momento semplice e conviviale che rappresenta. Un po' come una serata tra amici che non avevi programmato.
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