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“C’è chi paragona Palmade a Bertrand Cantat anche se…”: due destini, lo stesso silenzio a Bordeaux

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Il resto dopo l'annuncio

Il processo a carico di Pierre Palmade si è aperto mercoledì 20 novembre davanti al tribunale penale di Melun (Seine-et-Marne). Processato, a più di un anno e mezzo dai fatti, il comico 56enne, lui che il 10 febbraio 2023 provocò un incidente stradale che ferì tre persone della stessa famiglia e provocò la morte di un feto. Dovrebbe anche fuggire dal carcere secondo le richieste dell'accusa.

Da allora, la stella caduta si è stabilita a Bordeaux, molto vicina alla sorella Hélène. Abbiamo appreso oggi a Le Parisien che ha comprato una casa in un sobborgo in fase di gentrificazione nel quartiere Barrière de Bègles. A Bordeaux la sua vita quotidiana è molto cambiata, lontano dalle discoteche, fino ad oggi il fil rouge della sua vita. Secondo un conoscente, resta chiuso in casa davanti alla televisione quando non fa la spesa a un centinaio di metri da casa sua.

Durante le sue rare uscite, se i commercianti fanno finta di niente, come lui, Pierre Palmade si trova a volte a confrontarsi con passanti che lo insultano con gli angoli della bocca, riferiscono i nostri colleghi. “Alcuni paragonano Palmade a Bertrand Cantat anche se le loro due storie non hanno nulla a che vedere tra loro“, nota un commerciante ambulante. Ma entrambi sembrano infestare Bordeaux. La città ha visto la nascita e la morte del gruppo rock Noir Désir. Vent'anni dopo l'assassinio di Marie Trintignant, nella roccaforte di Bertrand Cantat, rimane un “muro di silenzio“, menzionato Liberazione. Artisti, fan, manager, giornalisti… sono ancora molti quelli che ancora si rifiutano di commentare la colpevolezza di un cantante a lungo elogiato per aver “piantato la bandiera rocciosa” sulla città, hanno scritto i nostri colleghi.

A Bordeaux, Pierre Palmade si confronta con la sua più grande paura: “lo sguardo degli altri”

Come nel caso di Bertrand Cantat, Pierre Palmade si trova talvolta a dover affrontare insulti. Poi altri ai passanti che”restare chiusi con lucchetto a distanza prudente, benevola o ostacolata a seconda dei casiCosa pensa la gente? Questa è la domanda che ossessiona il comico oggi. Secondo uno dei suoi conoscenti, “ha paura dello sguardo degli altriS”. Recentemente ha osato porre a questo conoscente la domanda che lo tormenta: “Cosa pensa la gente di me?” “E l'altro risponde: “Vuoi che ti accontenti o ti dica la verità?””, si apprende. Se la sua quotidianità è letteralmente cambiata, il processo plasmerà sicuramente i contorni del suo futuro.

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