l'essenziale
La proposta della sinistra di ridurre l'età iniziale da 64 a 62 anni è stata adottata mercoledì dalla Commissione Affari Sociali dell'Assemblea Nazionale.
La sinistra ha ottenuto una prima vittoria mercoledì 20 novembre nella sua offensiva per abrogare la tanto diffamata riforma delle pensioni: la sua proposta di ridurre l'età pensionabile da 64 a 62 anni è stata adottata dalla Commissione Affari Sociali.
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La RN ha votato a favore
Il testo, presentato dal gruppo LFI nell'ambito della sua nicchia parlamentare, è stato approvato con 35 voti (quelli della sinistra e del Raggruppamento Nazionale), contro 16 (delle fila del centro e della destra). La riforma adottata nel 2023 sotto il governo di Elisabeth Borne è stata “ingiusta dal punto di vista democratico e sociale, ed economicamente inefficace”, ha affermato il relatore (LFI) del testo, Ugo Bernalicis.
Il Raggruppamento Nazionale, che aveva presentato una proposta simile alla fine di ottobre, ma che la sinistra non aveva sostenuto, ha votato a favore del testo de La France insoumise. “È uguale al nostro e non siamo settari”, ha affermato il deputato Thomas Ménage.
Due riforme interessate
Il disegno di legge approvato questo mercoledì non riguarda solo età di inizio (vale a dire alla riforma Borne), ma anche a il periodo contributivo : si riduce da 43 a 42 rendite, il che equivale anche ad abrogare la riforma portata avanti nel 2013 dalla ministra socialista Marisol Touraine durante il quinquennio di François Hollande.
Un emendamento presentato dai centristi del gruppo Liot per preservare la riforma della Touraine è stato respinto. I socialisti, che avrebbero preferito mantenere questa riforma del 2013, hanno deciso nonostante tutto di approvare il testo complessivo.
Verso un abbandono definitivo del testo?
La sinistra afferma di poter portare avanti la sua proposta di abrogazione fino alla fine : dopo aver esaminato il testo in emiciclo la prossima settimana, ha già previsto di inserirlo all'ordine del giorno del Senato il 23 gennaio, in occasione di una nicchia comunista, poi in seconda lettura all'Assemblea nazionale il 6 febbraio, questa volta in una slot dedicato agli ambientalisti.
I rappresentanti della coalizione di governo hanno messo in guardia contro un testo “non serio” o “irresponsabile”.
“Dobbiamo essere onesti con i francesi: se questa riforma delle pensioni verrà abrogata, potranno sicuramente andarsene a 60 anni, ma con una pensione molto più bassa“, ha affermato la deputata macronista Stéphanie Rist.
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