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Concorrenza spietata del “discount” in Europa

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IL discount sono ovunque in Europa e hanno molto successo. Action, Normal, Hema, questi negozi che vendono prodotti di ogni genere a prezzi bassi stanno conquistando le nostre città. In Francia, una famiglia francese su tre visita questo tipo di negozio almeno una volta all'anno. E nonostante questa richiesta, il pioniere del settore, Gifi, è in difficoltà. Stato di avanzamento di un settore in crescita che deve reinventarsi.

Per capire la situazione del settore basta un classico caso di studio, il caso di Gifi, azienda francese creata nel 1981. In questi negozi, chiamati anche “bazar”, si può trovare quasi tutto ciò di cui si ha bisogno niente, che si tratti di accessori di uso quotidiano, di decorazioni o di prodotti per la casa e il giardino. Il marchio è diventato un riferimento ed è cresciuto. Ha 700 negozi, impiega 6.500 persone in diciassette paesi, principalmente in Europa, ma anche in Costa d'Avorio e genera oggi un fatturato di 1,3 miliardi di euro.

È lo sviluppo di Gifi che spiega le sue attuali difficoltà. Innanzitutto, negli anni 2010, Gifi si è posizionata nella fascia di sconto superiore con prezzi leggermente più alti rispetto ai concorrenti e, nel 2017, è il acquisizione della società Tati in grande difficoltà che gravava sui conti di Gifi.

Franck Rosenthal, esperto di marketing commerciale

« Il settore dell’hard discount sta crescendo molto ma i player sono così tanti che le quote di mercato diminuiscono e solo alcuni guadagnano. »

Franck Rosenthal, esperto di marketing commerciale

Insetto IT e la spirale discendente

Il colpo finale per Gifi arriva all’inizio del 2024 con un colpo enorme insetto informatico che ha evidenziato le difficoltà dell'azienda dovute ad un cambiamento nel software di gestione delle scorte. Questa spirale discendente ha comportato una perdita di fatturato e quindi di margine netto per far fronte alla quale la casa madre ha dovuto contrarre un debito di 100 milioni di euro.

Gifi adesso è in grande difficoltà e cerca un acquirente, ma la concorrenza c'è, agguerrita, e non concede alcun favore.

Competizione fisica, con il colosso olandese Action, gruppo ultrasviluppato in Francia con 800 negozi. Ce ne sono dozzine che aprono ogni mese e si posizionano sconto crudo con prodotti a prezzo molto basso scambiati con un margine basso. Questo è importante, Action spende poco in marketing poiché il passaparola è molto efficace. Sono comparsi anche altri marchi come Normal, Hema, Noz e persino BM.

La concorrenza è anche su internet

E non è solo nei negozi che i big player del settore fanno la guerra dei prezzi, Internet è anche un terreno di gioco ideale per il settore. Quello, il Temu cinese lo ha capito perfettamente, tanto che il sito è diventato il quarto sito commerciale visitato in Francia. Su questa piattaforma e-commerce puoi trovare di tutto a prezzi bassissimi.

Questa situazione non è solo franco-francese. IL discount Gli europei dovranno adattarsi, il mercato cresce poco ma i player sono sempre più numerosi. È come una torta: le sue dimensioni non cambiano, ma i pezzi diventano sempre più piccoli. Si tratta quindi di un intero settore che deve reinventarsi, anche se molto vivace, in un momento in cui l’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie e dove i piaceri sono disponibili a prezzi bassi.

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