ANALIZZARE – “Testa alta, mani pulite”, proclamava il Fronte Nazionale nel 1993, intendendo che il partito nazionalista era diverso dagli altri. Facendo eco a questa retorica, lunedì sera, su BFMTV, Jordan Bardella si è scontrato con l'ipotesi di una condanna di Marine Le Pen.
È stato intenzionale? Un singhiozzo? Questo lunedì sera, intervistato a lungo dal canale di notizie BFMTV, è stato lo stesso Jordan Bardella a fermare la macchina del Rally Nazionale (RN). I giornalisti parlano delle tante “mele marce” del partito nazionalista alle ultime elezioni legislative e di questi candidati già condannati dai tribunali. Il presidente della RN allora rispose solennemente: « Non avere una condanna nella fedina penale è per me la regola numero uno quando si vuole fare il parlamentare della Repubblica. » Né uno né due, e non sorprende che, in riferimento al processo contro gli assistenti parlamentari europei della RN, in cui Marine Le Pen è perseguita, in particolare, per appropriazione indebita, si pone la seguente domanda: « E se Marine Le Pen è condannato ? Anche se non c'è ineleggibilità, anche se non c'è esecuzione provvisoria ? Marina Le La penna non può…
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