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Sconfitto in Coppa Davis, Rafael Nadal non aspetta nemmeno una possibile qualificazione: “Ho l’impressione che sia stata la mia ultima partita in singolare”

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Lo stesso Rafael Nadal era pienamente consapevole del significato di questo momento. Ma fino al giorno prima della sfida tra Spagna e Olanda nei quarti di finale di Coppa Davis, il dubbio persisteva: giocherà o non giocherà? Il Toro di Manacor si era comunque preparato intensamente nelle ultime sei settimane, dedicandosi anima e corpo a questo obiettivo finale, quello di condurre la Spagna alla vittoria. “Non sono qui per andare in pensione. Sono qui per aiutare la squadra a vincere“, ha dichiarato lunedì, con questa convinzione che lo caratterizza.

Se alla fine si è deciso di metterlo in campo è perché il vincitore di 22 titoli Slam si sentiva pronto e tutto lo staff della selezione spagnola lo considerava capace di affrontare Botic Van de Zandschulp in questa partita d’esordio. Un rischio scontato. Ma è comunque un rischio. Dopo diversi mesi di assenza, nessun giocatore, per quanto leggendario, può tornare senza scendere a compromessi. Nemmeno Nadal, e tanto meno a 38 anni.

In caso di qualificazione, Rafael Nadal non si vedeva più giocare in singolare

Se non aveva perso nessuno dei suoi piccoli rituali, il maiorchino non si è mai dimostrato veramente acuto. Il suo avversario non ha chiesto molto e ha vinto il primo set 6-4 prima di condurre il secondo 4-1. Credendo ancora nelle sue possibilità, Nadal è riuscito a sfruttare il servizio del suo avversario per tornare sul 4-3. Purtroppo, dopo poco meno di due ore di gioco, il campione ha dovuto ammettere la sconfitta: 6-4, 6-4.

Felice vincitore, Botic Van de Zandschulp non si è lasciato scappare un solo sorriso quando è andato a rete per salutare il suo avversario. Come se misurasse la gravità del momento, forse l’atto finale di un fenomeno giudiziario.

“Ho cercato di dare il massimo, di restare il più positivo possibile, di giocare con la giusta energia. Non è bastato, bravo Botic. Non c’è molto altro da analizzare. […] Sento che è stato il mio ultimo incontro professionistico in singolo. Se vinciamo e ci qualifichiamo per le semifinali, probabilmente la strada più semplice sarà quella di scegliere Roberto Bautista per giocare al mio posto”.ha commentato in conferenza stampa. Prima di andare a trovare il connazionale Carlos Alcaraz.

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