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I paesi nordici temono un’estensione del conflitto russo-ucraino: “Le provocazioni al confine sono all’ordine del giorno”

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Come molte nazioni, anche i paesi scandinavi temono che il conflitto in Ucraina si estenda al loro territorio. La Svezia, ad esempio, ha iniziato a inviare cinque milioni di opuscoli ai suoi residenti, chiedendo loro di prepararsi a un possibile conflitto. Anche la Finlandia sta conducendo un’esercitazione militare su larga scala.

Nelle foreste della Lapponia è in corso la più grande esercitazione di artiglieria della NATO. Obiettivo: sfondare i confini nemici e riconquistare i territori.

La Finlandia è in prima linea, e per una buona ragione: condivide 1.340 km di confine con la Russia. Va detto che l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha scosso la situazione nei paesi nordici. La Finlandia, seguita dalla Svezia, hanno aderito alla NATO rispettivamente nel 2023 e nel 2024. Le forze dell’Alleanza Militare rafforzano così la loro cooperazione e difesa.

Alain De Neve, ricercatore del Reale Istituto Superiore di Difesa, spiega: “Le provocazioni al confine sono all’ordine del giorno. La Russia e i paesi della NATO non sono, direi, in una fase di escalation al momento. Ci misuriamo militarmente e politicamente“.

Da parte svedese, il governo sta preparando la popolazione ad un possibile conflitto armato che potrebbe inizialmente concretizzarsi in attacchi aerei. Ai residenti furono inviati cinque milioni di opuscoli, inclusa l’ubicazione dei 65.000 rifugi antiatomici del paese. “Vogliamo che i cittadini si rendano conto che nel mondo c’è preoccupazione. Leggendo questa brochure troveranno consigli utili per restare al sicuro“, precisa Mikael Frissel, direttore dell’amministrazione della difesa svedese.

L’obiettivo è preparare mentalmente i 10 milioni di svedesi ad ogni evenienza.

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