La rabbia degli agricoltori: rifiuti scaricati davanti alla prefettura di Agen in tutta calma

Non erano ancora le 11 di questo martedì quando José Pérez ha preso il cellulare per contattare il prefetto del Lot-et-Garonne Daniel Barnier. L'animato copresidente del CR 47 è circondato dai contadini del dipartimento che, prima, si sono uniti al ponte di Camélat, punto di raduno. Sono determinati.

Ora vogliono entrare ad Agen per manifestare la loro rabbia davanti alla prefettura, in Place Armand-Fallières. Ad attenderli i CRS, mezzi dotati di griglie di protezione e idranti.

“È un comitato di accoglienza enorme”, commenta Karine Duc che è accanto a José Perez. Sempre a Camélat, il copresidente di CR 47 ha detto al prefetto: “Non siamo rivoltosi, non siamo incappucciati. Sappiamo che davanti alla prefettura c'è del lavoro

ma non ci saranno danni. Ci stai impedendo di manifestare”.

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Cento agricoltori

Il telefono è in modalità vivavoce. Tutti ascoltano. La coppia Duc-Pérez negozia. Daniel Barnier spiega che si tratta solo di “un dispositivo preventivo”. Ricorda che l'anno scorso c'era stato “un tentativo di incendio alla prefettura” e che ad Agen si era verificata “la situazione peggiore in Francia”.

Poi chiede: “Cosa pensate di fare davanti alla prefettura?” “Non ci saranno liquami sui muri”, promette José Perez, ma noi vogliamo scaricare i rifiuti”.

Daniel Barnier decide di sollevare il dispositivo. Il CRS si è ritirato nelle strade adiacenti. Sono tuttavia presenti e visibili. Una quarantina di trattori arrivano poi a Place Armand-Fallières. Gli agricoltori sono circa un centinaio. A mezzogiorno hanno scaricato con calma circa cinque cassonetti contenenti pneumatici, rami, plastica e cartelli provenienti dalla località di Montauriol.