Nella vivace atmosfera di Varsavia, il capitano della Polonia Piotr Zieliński avrebbe potuto facilmente richiedere una foto ricordo con Andy Robertson, mentre il capitano della Scozia ha inciso il suo nome negli annali della storia del calcio internazionale con uno splendido colpo di testa all’ultimo minuto.
Il drammatico gol di Robertson, segnato ben tre minuti oltre il tempo assegnato, è alla pari con i gol spettacolari di Cristiano Ronaldo e ha assicurato alla squadra di Steve Clarke una vittoria fondamentale che li ha salvati dalla retrocessione nella Nations League.
Mentre l’ambizioso sogno di un secondo posto è stato infranto dal pareggio per 1-1 tra Croazia e Portogallo, l’eroismo di Robertson alla sua 80esima presenza ha portato applausi al Tartan Army itinerante e ha assicurato che gli scozzesi fossero eliminati dal Gruppo A1 a marzo e avrebbero potuto competere in una partita di playoff.
John McGinn aveva originariamente portato la Scozia in testa prima che la Polonia pareggiasse la gara. Ma è stato Robertson a rubare la scena con un coraggioso colpo di testa che si è schiantato in rete: un momento di pura gioia per una squadra che aveva combattuto coraggiosamente per tutta la partita.
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Le speculazioni sull’assenza di Ben Doak dall’undici titolare si stanno rivelando una mossa intelligente. Il 19enne, in ottima forma, non dovrebbe certamente essere messo in panchina per questo scontro cruciale. I commenti pre-partita di Clarke sulle capacità del giovane talento sembravano poco più che un tentativo di ingannare gli osservatori.
Se ci fosse stata qualche indicazione di mettere in panchina Doak, sarebbe stato un grave malinteso che avrebbe potuto essere visto come un grave errore. Ma, miracolosamente, era effettivamente nell’undici titolare insieme a McGinn, tornato dopo un periodo di incoerenza.
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Il gol di McGinn contro la Croazia venerdì è stato un tempestivo promemoria del suo inestimabile contributo alla squadra nazionale, diventando così il suo 20esimo gol in nazionale. Il gioco che ha portato al gol ha coinvolto Doak che si precipitava in area e veniva interpretato da Billy Gilmour; il suo lay-back ha creato lo spazio perfetto per McGinn, che con calma ha spinto la palla nell’angolo più lontano.
Nonostante la pressione, la Polonia non è riuscita a sfruttare le proprie occasioni e Craig Gordon, di ritorno da un malore, ha mantenuto la Scozia in testa con alcune parate eccezionali. Di tanto in tanto la fortuna scozzese era dalla loro parte; la traversa è stata colpita due volte mentre cercavano di aumentare il vantaggio.
Il primo tiro pericoloso arriva quando Gilmour spara un tiro potente che doveva entrare in rete, solo per rimbalzare sulla traversa. Il promettente tentativo di McTominay è stato successivamente bloccato mentre gli scozzesi sono rimasti in vantaggio.
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Il momento cruciale arriva poco prima dell’intervallo, quando il rasoterra di McTominay richiede la parata con un dito del portiere polacco Skorupski.
Dopo l’intervallo, la Polonia risponde con un tiro sensazionale di Kamil Piatkowski che lascia Gordon inerme e cambia il corso della partita. Anche se la Scozia aveva bisogno di una vittoria per mantenere ogni speranza di raggiungere il secondo posto, ha mostrato una tenacia ammirevole nel cercare di segnare più gol.
Le sostituzioni di Clarke hanno ravvivato la squadra, ma con il passare dei minuti sembrava che gli scozzesi dovessero accontentarsi di un pareggio. Anche quando Dykes andò vicino al colpo di testa, gli scozzesi continuarono ad avanzare e rifiutarono di accettare la sconfitta.
Proprio quando tutto sembrava perduto, Robertson ha fatto appello a tutte le sue forze, ha attaccato un promettente cross in area di rigore e ha segnato il gol decisivo che ha mandato in delirio i tifosi scozzesi. Una notte storica per la Scozia e un modo adatto per Robertson di celebrare la sua 80esima presenza e mostrare lo spirito e la determinazione di questa squadra combattiva.
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