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Per giustificare l'imminente eliminazione di 4.000 posti di insegnante, il ministro si basa in parte sui dati demografici. Anche se ciò significa ottenere un piccolo vantaggio nelle proiezioni.
Martedì 12 novembre, invitata su BFMTV, la ministra dell'Istruzione nazionale, Anne Genetet, ha giustificato l'eliminazione di 4.000 posti di insegnante previsti dal bilancio 2025, basandosi in parte su un argomento demografico: “Solo quest’anno scolastico abbiamo perso 100.000 studenti. Il prossimo anno scolastico? 100.000 anche meno”, indica. Prima di aggiungere, questa volta sembra spiegare i tagli di posti di lavoro avvenuti in precedenza: “Abbiamo sempre tagliato qualche posizione ogni anno. Per fortuna, perché negli ultimi dieci anni abbiamo perso 750mila studenti, quindi aveva senso adattarsi”.
Un'affermazione con cui l'ufficio stampa del Ministero dell'Istruzione nazionale rettifica ControllaNovità. Supportato da un grafico, presenta in realtà questi dati come la variazione cumulativa del numero di studenti di prima e seconda elementare, nel settore pubblico e privato… tra il 2018 e il 2027. Possiamo infatti vedere, in questa tabella stabilita in particolare da Secondo il Dipartimento di valutazione, previsione e performance (Depp), l’istruzione nazionale registrerà un deficit di circa 700.000 studenti all’inizio dell’anno scolastico 2027. Ma si tratta quindi di una proiezione e non del numero di studenti a scuola. “perso per dieci anni”, contrariamente a quanto afferma Anne Genetet.
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