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Agricoltori, prima infanzia, SNCF, servizio civile: manifestazioni, filtri, sciopero, cosa aspettarsi da questo lunedì 18 novembre?

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In termini di protesta sociale, la settimana, ma anche più in generale la fine dell’anno, si preannuncia intensa. Diversi movimenti sociali vengono annunciati a partire da questo lunedì, 18 novembre 2024 e si estenderanno fino a dicembre. Agricoltori, SNCF, pubblica amministrazione, la rabbia cresce.

Ribellione agricola, piani sociali, il primo ministro Michel Barnier e il suo governo devono affrontare diversi incendi. La rabbia sta maturando e sarà espressa nelle strade a partire da questo lunedì, 18 novembre 2024. Diverse altre azioni, scioperi o inviti a manifestare, sono previste entro la fine dell’anno. Panoramica non esaustiva.

Da questo lunedì 18 novembre 2024: agricoltori sul piede di guerra

Gli agricoltori bloccheranno la Francia come all’inizio dell’anno? La rabbia cresce e il capo della FNSEA, Arnaud Rousseau, come i Giovani Agricoltori e il Coordinamento Rurale, chiedono una mobilitazione nazionale a partire da lunedì 18 novembre 2024.

In questione: il timore della firma di un accordo di libero scambio tra l'Unione Europea e i paesi dell'America Latina riuniti nel Mercosur sul tavolo del G20 da questo lunedì a Bruxelles. Ma secondo le organizzazioni sindacali, anche le promesse non mantenute annunciate dal governo durante il movimento di inizio 2024.

Sono previste numerose azioni, tra blocchi, radar e segnaletica per i comuni presi di mira, ma anche “luci di pericolo” accese su rotatorie e assembramenti.

» Ecco l'elenco delle azioni previste in tutti i dipartimenti dell'Occitania.

Le azioni si sono già svolte in alcune città della Francia durante il fine settimana. Secondo la FDSEA al momento sono previste 82 azioni. In primo luogo, il 22 ottobre, nell'Aveyron, gli agricoltori dell'Aveyron, su appello del Coordinamento rurale, hanno effettuato un'azione straordinaria a Rodez. Prima all'MSA e poi alla regione Maison de Ma in rue Béteille, hanno espresso il loro malcontento lanciando lana, soprattutto a causa dei ritardi nei pagamenti.

19 novembre: sciopero nazionale della prima infanzia

Martedì 19 novembre 2024, viene lanciato un movimento di sciopero nazionale poiché il collettivo “No bimbi negli armadietti” intende denunciare “il deterioramento delle condizioni di accoglienza dei bambini piccoli e delle condizioni di lavoro dei professionisti”.

Tra le richieste, la revisione della tariffa di sorveglianza per i minori; interrompere l'impiego di personale senza alcuna qualifica o esperienza; la garanzia dell'accesso alla formazione continua o addirittura la convergenza dei restanti costi per i genitori, indipendentemente dal mondo ospitante, sulla base del quoziente familiare, un primo passo verso l'assistenza gratuita all'infanzia, secondo il collettivo.

A Rodez si seguirà il movimento.

Giovedì 21 novembre: alla SNCF ferrovieri in sciopero

I ferrovieri lo chiamavano “il giorno dell’ultimatum”. Questo giovedì 21 novembre 2024, alla SNCF, si proclama una giornata di sciopero per denunciare “lo smantellamento di Fret SNCF e l'apertura delle linee regionali alla concorrenza”.

L'intersindacato, composto da CGT-Cheminots, Unsa-Ferroviaire, Sud-Rail e CFDT-Cheminots, avverte che questa giornata sarà seguita da una convocazione di uno sciopero a tempo indeterminato dall'11 dicembre 2024, rinnovabile entro il 24 ore, in caso di mancata risposta da parte della direzione della SNCF e del governo.

Il movimento inizierà mercoledì 20 novembre alle 19:00 e terminerà venerdì 22 novembre alle 8:00.

5 dicembre: è il turno del servizio civile

La rabbia cresce anche tra gli insegnanti dall’inizio dell’anno scolastico. Martedì 12 novembre 2024, la ministra dell'Istruzione, Anne Genetet, ha presentato l'Atto II dello scontro dei saperi. Con, tra gli annunci, quello che prevede da giugno 2027, che il conseguimento del certificato di terza classe sarà obbligatorio per passare alla seconda.

Un altro punto fastidioso è la proposta di revisione del congedo per malattia che prevede l'introduzione di tre giorni di attesa e la riduzione dell'indennità.

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