Corrispondente diplomatico, da Rio de Janeiro
La decisione degli Stati Uniti di consentire all’Ucraina di lanciare i suoi missili più in profondità contro la Russia significa che la guerra diventerà rapidamente una delle priorità dell’agenda del vertice del G20 di domani.
I leader stanno arrivando a Rio per l'incontro annuale delle economie più potenti del mondo.
I padroni di casa brasiliani vogliono parlare di piani per affrontare la povertà e la fame, aumentare i finanziamenti per il clima e riformare le istituzioni internazionali. Eppure i diplomatici ora si aspettano che la guerra in Ucraina dominerà più discussioni a margine di questo incontro.
Tutti gli occhi saranno puntati sulla risposta del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: verrà a Rio de Janeiro al posto del presidente Putin, che rischia l'arresto per presunti crimini di guerra in Ucraina per conto della Corte penale internazionale.
I brasiliani potrebbero rispolverare il piano di pace in sei punti che stanno portando avanti insieme alla Cina.
La complicazione è che questo vertice si svolge mentre il mondo è in una fase di attesa, in attesa dell’arrivo di Donald Trump a gennaio.
Si prevede che il presidente eletto degli Stati Uniti spingerà fortemente per una sorta di soluzione politica in Ucraina. E il timore tra i diplomatici è che i combattimenti possano intensificarsi nel breve termine mentre entrambe le parti cercano di migliorare le proprie posizioni prima di qualsiasi tipo di cessate il fuoco.
Ancora una volta l’Ucraina rischia di mettere in ombra un altro vertice internazionale, qualcosa che potrebbe mettere alla prova la pazienza dei paesi che vogliono parlare di altre questioni come la crisi climatica e la riforma economica globale.
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