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Edouard Baer, ​​Gilles Lellouche, Pio Marmaï… Perché diversi attori interpretano Salvador Dalì in questo film?

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Questa domenica 17 novembre 2024 alle 21:10, Canal+ trasmette Daaaaaaali!, un film completamente folle in cui cinque attori di talento scompaiono nei panni del maestro spagnolo Salvador Dalí.

Non possiamo fermare Quentin Dupieux! Negli ultimi anni lo stravagante cineasta francese ha accumulato progetti alla velocità della luce con l'uscita di cinque film tra il 2022 e il 2024. Tra questi: Fumare ti fa tossire, Yannickindossato dall'eccellente Raphaël Quenard, o anche Bene!trasmesso questa domenica 17 novembre 2024 alle 21:10 su Canal+. Un film disponibile anche sulla piattaforma SVOD MyCanal che riunisce una serie di attori francesi di grande talento: Anaïs Demoustier, Edouard Baer, ​​Jonathan Cohen, Gilles Lellouche, Pio Marmaï… Insomma, belle persone!

Bene! si tratta di un film biografico sul famoso pittore spagnolo?

Quentin Dupieux è molto chiaro su questo argomento: l'impossibilità di raccontare la vita e l'opera del pittore ha quindi portato il cineasta a realizzare “un non-biopic“, come lo descrive nella cartella stampa del lungometraggio. “Non è sicuramente la vita di Dalí. Seguiamo questo giornalista che vuole intervistarlo e poi fare un film su di lui. Ma ad ogni incontro, ad ogni tentativo di far parlare il maestro, lui scappa e il film con lui. È un loop infinito, un film come una caccia al tesoro senza meta che ti fa girare la testa. Dalí è ovunque e da nessuna parte Quando ho sognato questo film, ho subito capito che era sbagliato farlo, un film su Dalí ma con Dalí che cercava una forma libertà che il suo lavoro mi ispira.“, continua.

Diversi attori interpreteranno Salvador Dalí

Da allora in poi, Quentin Dupieux si è divertito – con tutto il tocco di follia che sappiamo di lui – nel far interpretare il maestro spagnolo da cinque attori diversi: Edouard Baer, ​​Jonathan Cohen, Gilles Lellouche, Pio Marmaï e Didier Flamand. Una scelta artistica che riecheggia esattamente il desiderio artistico e narrativo del regista di volersi allontanare dal film biografico. “In questo tipo di film tutti si aspettano performance. Come interpreterà questo o quel ragazzo che tutti conoscono? A volte può essere sorprendente. Ma dieci minuti. Non più. E poi cosa facciamo? Mescolando i Dalí e chiedendo a diversi attori di interpretarlo, rimane divertente. Non possiamo stancarci. Siamo sempre sorpresi. Lascio che ogni artista inventi il ​​proprio Dalí, assuma il suo particolarissimo fraseggio francese. Lo spettatore può usarli come punti di riferimento“.

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