Il verdetto è arrivato venerdì sera e i tifosi del Lione non se lo aspettavano. Dopo un'udienza di oggi, la DNCG ha deciso di regolamentare le buste paga dell'Olympique Lyonnais e di vietargli di reclutare, ma non è la cosa peggiore. Per il momento l'OL verrà retrocesso a scopo precauzionale alla fine della stagione. Piuttosto fiducioso prima dell'udienza, il presidente del Lione John Textor era presente in conferenza stampa e ha ignorato tutte le domande sulla decisione della guardia di finanza del calcio francese.
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John Textor si giustifica
E per giustificare, in primo luogo, l'assenza della diretta di questa conferenza, l'americano si è scusato: “Non volevo fare questa conferenza stampa dal vivo perché avevo il raffreddore. Mi scusi”. Prima di approfondire l'argomento e assicurarlo “L’OL non è un club in pericolo. Risparmieremo denaro con la vendita del Crystal Palace. I debiti possono essere pagati anche altrove su altre filiali dell'Eagle Football Group. Abbiamo cessioni di asset e giocatori, pensiamo che il nostro piano funzionerà. Come organizzazione globale, abbiamo molti strumenti per affrontare la situazione”. Vale a dire un deficit di 100 milioni di euro, che dovrebbe essere coperto dal “vendita imminente” del 45,3% delle azioni del Crystal Palace.
Ma l'americano ha voluto chiarire una mancata intesa con la DNCG e il revisore dei conti. “Siamo stati trasparenti, ma lui dice nero su bianco che non vuole vedere informazioni sulle nostre attività in Francia. Si è limitato alla filiale. […] Abbiamo un problema di informazioni con il revisore dei conti e la DNCG”ha spiegato, prima di rimetterlo sul DNCG: “Non penso che siano esperti della Borsa di New York. Abbiamo esperti che metteranno i loro nomi sulla nostra IPO. Alla DNCG ci sono persone intelligenti ma lavorano in sistema e non vogliono guardare quello che stiamo facendo su scala globale”.
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LOL “non ha bisogno di aiuto”
“Non avevamo una spiegazione completa delle due linee della decisione (rispetto al comunicato stampa DNCG). Siamo sorpresi, avrei pensato che avremmo avuto una lettera riservata per lavorare insieme (…) Abbiamo concluso che la DNCG non aveva fiducia in noi. Abbiamo contattato cinque banche riconosciute in tutto il mondo. Siamo in una dinamica di trasformazione. E' vero che ho problemi con il DNCG, per me è una lezione. Per un capitalista americano, prima la DNCG non esisteva. Siamo molto ottimisti sul nostro modello”ha aggiunto ancora.
“L'anno scorso ero l'unico idiota a dire che non saremmo retrocessi. Lo ripeto un anno dopo: non retrocederemo. Nessuno lo permetterà al club. Metteremo soldi nel club a novembre e dicembre. Abbiamo risorse che vanno ben oltre il club. Non abbiamo bisogno di aiuto. GRAZIE”ha concluso il presidente dell'OL, molto fiducioso del suo modello. Prima di aggiungere essere felice “da dove siamo. Non possiamo fare appello contro un avvertimento. Ne parleremo al DNCG..
Pub. IL 16/11/2024 14:33
– AGGIORNAMENTO 16/11/2024 14:59
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