Jake Paul è stato dichiarato vincitore con decisione unanime dei giudici.
Era uno scontro molto atteso. Mike Tyson, campione mondiale indiscusso dei pesi massimi, ha affrontato Jake Paul, uno Youtuber diventato pugile professionista dal 2020, questo sabato 16 novembre nell'affollato stadio AT&T di Arlington (Texas).
Quello che era stato annunciato come un incontro d'esibizione aveva assunto un aspetto diverso da quando Tyson aveva schiaffeggiato il suo avversario durante il faccia a faccia finale del giorno prima, alzando la posta in gioco e ravvivando le aspettative.
Bug e delusione
Aspettative del tutto disattese, alla fine. Fin dai primi problemi tecnici sono sorti nel gioco.
Lo scontro doveva essere trasmesso in diretta su Netflix, diventando il primo incontro dal vivo mai trasmesso sulla piattaforma di streaming. Ma milioni di abbonati si sono precipitati alla trasmissione in diretta, facendo “saltare” completamente la trasmissione. E non solo in Francia, visto che internauti di tutto il mondo hanno segnalato il problema sui social network.
Se tutto funzionava bene fino alle 4 del mattino circa, è stato quando gli ultimi due combattenti prima di Tyson e Paul sono entrati sul ring che sono sorti i problemi di connessione.
NETFLIX è inattivo a causa dell'enorme afflusso di spettatori che cercano di guardare la lotta tra Mike Tyson e Jake Paul. Centinaia di milioni di persone stanno tentando di accedere alla piattaforma contemporaneamente. pic.twitter.com/GPEDgE2R1f
— Coltivazione (@Coltivazione1)
Ma non è andato del tutto perduto perché alcuni internauti hanno potuto seguire le poche trasmissioni in diretta qua e là su Internet. Fino a quattro milioni di spettatori si sono ritrovati a guardare una diretta su X, la cui trasmissione è stata interrotta dopo pochi minuti. Poi, di ritiro in ritiro, sono stati gli ultimi tre giri ad essere visti appieno dalla maggioranza.
Ma l'altra delusione della serata è stata l'esibizione di “Iron Mike Tyson”. Niente da dire, l'uomo ha perso il pugno. Sorprendente? Non proprio. Ma ci aspettavamo un po' più di offensività e aggressività da parte dell'uomo che si ritirò professionalmente nel 2005 con un record mostruoso di 50-6, comprese 44 vittorie per KO.
Molti speravano di sentire i mille brividi che percorrevano tutto il corpo quando questo formidabile pugile entrava sul ring e sconfiggeva il suo avversario in pochi movimenti.
Purtroppo ormai è lontano dal livello che lo ha reso famoso.
Rimanendo sulla difensiva, ha lasciato che l'avversario prendesse il sopravvento in più occasioni, con sequenze non delle più forti, ma delle più costanti.
Jake Paul è stato, al termine degli otto round, dichiarato vincitore all'unanimità dai giudici. Un ritorno perdente per la leggenda dei pesi massimi, che è comunque durata più di quattro round. Una prestazione che gli frutterà la promessa di 5.000.000 di dollari promessi da Paul, nel caso in cui il combattente 58enne accettasse questa sfida. Oltre, ovviamente, alle decine di milioni che ognuno di loro può intascare.
Un incontro da dimenticare in fretta per gli appassionati degli sport da combattimento.
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