Un cadavere, disteso nella notte, nella piazza dei Tre Poteri, a Brasilia, cuore della democrazia brasiliana: l'immagine è andata in loop mercoledì 13 novembre su tutti i canali di informazione. Se i fatti fossero confermati, il Paese si troverebbe così di fronte ad un evento di gravità senza precedenti, un attentato contro le sue massime istituzioni.
Secondo le prime vaghe informazioni fornite dalla stampa, una prima detonazione è risuonata intorno alle 19,30 in questa vasta piazza di Brasilia circondata dal Congresso, dal palazzo presidenziale Planalto e dalla Corte Suprema Federale (STF). Il presunto colpevole è stato trovato rapidamente morto, il suo corpo disteso sul cemento, vicino alla STF.
L'uomo avrebbe tentato invano di entrare nell'istituto giudiziario, prima di lanciare verso l'edificio un esplosivo di natura non ancora accertata. È stato colpito dai detriti della sua stessa macchina? Oppure avrebbe deciso di togliersi la vita facendosi esplodere? Secondo diversi media, l'autore del gesto portava una cintura esplosiva, lasciando aperta la possibilità di un attacco suicida.
Pochi istanti dopo, una seconda esplosione ha colpito l'ingresso dell'annesso 4 della Camera dei Deputati, situato a poche centinaia di metri da Place des Trois-Pouvoirs, e che ospita gli uffici dei parlamentari. A provocare l'esplosione di un veicolo appartenente, secondo la polizia, all'uomo trovato morto nei pressi della STF, a poche centinaia di metri di distanza.
Nessun funzionario è rimasto ferito dalle esplosioni avvenute all'esterno degli edifici. Il Congresso e la STF furono rapidamente evacuati. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, allora nella sua residenza ufficiale ad Alvorada, situata a 4 chilometri di distanza, non era presente sul posto di lavoro.
Convinzioni politiche estreme, persino paranoiche
Sono bastati pochi minuti perché le forze dell'ordine identificassero l'autore dei fatti e le sue preoccupanti motivazioni. Si tratta di Francisco Wanderley Luiz, 59 anni, fabbro, originario di Rio do Sul, città dell'interno dello stato di Santa Catarina (sud).
Nelle foto, “Tiu França” (il suo soprannome) appare spesso disinvolto, con la testa calva e il viso invaso da grandi occhiali, una bandiera brasiliana o un bicchiere di vino in mano. Secondo la stampa, l'uomo avrebbe recentemente sofferto di gravi problemi psicologici a seguito di un difficile divorzio. Distrutto, si è poi trasferito a Brasilia e ha vegetato in una favela della città.
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