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Blues molto deludenti tenuti sotto scacco da Israele

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La squadra francese è tornata alla ribalta nelle ultime due giornate della fase a gironi della Nations League. E per avere diritto alla finale per la testa del girone 2 contro l'Italia domenica prossima a San Siro, gli azzurri, che hanno un punto in meno della Nazionale, dovevano vincere allo Stade de contro Israele, che hanno aveva battuto 4-1 all'andata. Questo incontro si è necessariamente svolto in un contesto geopolitico molto teso, in particolare dopo gli incidenti accaduti ad Amsterdam tra hooligan israeliani e filo-palestinesi prima e dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv. In un recinto dionesiano ultrasicuro dove sono potuti entrare solo una decina dimila spettatori, gli uomini di Didier Deschamps speravano di non soffrire troppo in questo contesto pesante per vincere. Privo di Kylian Mbappé (preservato) e Aurélien Tchouaméni (infortunato), il DD ha schierato una formazione titolare piuttosto rimescolata, soprattutto a centrocampo (Zaire-Emery, Kanté, Camavinga) e in attacco (Olise, Kolo Muani, Barcola).

Il resto dopo questo annuncio

Come all'andata, i Blues mettono subito sotto pressione gli avversari assediando la metà campo israeliana. Un pressing che permette ai francesi di creare la prima grande occasione da gol su cross di Kolo Muani, ma il tiro di Olise viene respinto (3°). Cosa suggerisce una festa per il resto della partita? Non proprio. Almeno nel primo periodo. La Francia ha dominato, ma si è sistematicamente rotta contro il compattissimo blocco difensivo israeliano. Un muro davanti al quale il trio offensivo francese mancava decisamente di immaginazione. E senza un creatore dietro, lo spettacolo è diventato rapidamente noioso. C'è stata una doppia occasione di Kolo Muani (20°) e Kanté (21°), ma il contenuto di questi primi 45 minuti è stato infine riassunto perfettamente dalla tripla sbagliata di RKM, Olise e Barcola al 43'. All'intervallo la Francia regge e non c'è niente di positivo da ricavarne, a parte la squalifica di Eduardo Camavinga per lo scontro contro l'Italia dopo aver ricevuto un cartellino giallo.

Blues senza idee

Peggio ancora, se Shlomo fosse stato più abile sulla punizione di Abu Fani, gli ospiti avrebbero potuto passare in vantaggio. Quando torniamo dagli spogliatoi prendiamo le stesse e ricominciamo. I Blues hanno avuto occasioni come questo cross di Hernandez (50esimo), tentativi dalla distanza in porta di Camavinga (54esimo, 65esimo) e il colpo di testa di Konaté su corner che segue (54esimo). Ma ogni volta la mancanza di precisione tecnica dei Blues è stata fatale. Diversi giocatori francesi che avrebbero dovuto essere dei dinamitardi, come Olise o Barcola, sono rimasti piuttosto delusi. Era Camavinga l'elemento offensivo più prominente. Di fronte, gli israeliani hanno sofferto a livello fisico, ma hanno avuto il merito di non mollare mai in difesa, come in questa risposta di Shlomo su tiro di Olise (63esimo).

Il resto dopo questo annuncio

A venti minuti dalla fine, DD prova a fare la differenza inserendo Coman, Nkunku e Rabiot, il cui ritorno in maglia azzurra è salutato dai forti fischi dello Stade de France. La mossa di DD è stata quasi perfetta poiché i primi due sono stati coinvolti nella grande occasione di Zaire-Emery, fantasticamente respinta da Peretz (76esimo). Contenti di tenere sotto controllo i Blues, gli israeliani hanno poi giocato con esperienza per agguantare minuti alla fine della partita sotto lo sguardo infastidito di Didier Deschamps. Ma Israele ha resistito nonostante un colpo di testa finale di Thuram (90esimo) e un tiro su tutto l'asse di Nkunku (90esimo). 0-0, gli Azzurri restano secondi nel girone e sono ora a tre punti dall'Italia. I vicecampioni del mondo in carica, qualificati ai quarti di finale, sono condannati a vincere con ampio margine a San Siro per sperare di arrivare primi nel proprio girone.

Rivivi il film della partita

Pub. IL 14/11/2024 22:42
– AGGIORNAMENTO 14/11/2024 22:46

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