“È assolutamente pazzesco”, ha detto giovedì su franceinfo l'ex deputato Bruno Gollnisch, che rischia cinque anni di ineleggibilità, in seguito alle requisitorie della Procura nel processo contro gli assistenti parlamentari del FN.
Pubblicato il 14/11/2024 08:40
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“Sono stupito, stupito e indignato”reagisce giovedì 14 novembre su franceinfo, Bruno Gollnisch, ex deputato europeo, ex numero 2 del Fronte Nazionale, dopo le richieste della Procura, che chiede una sentenza di ineleggibilità per tutti gli imputati, compresa Marine Le Pen, nel processo processo contro gli assistenti parlamentari del Fronte Nazionale, divenuto Raggruppamento Nazionale.
“Non abbiamo infranto alcuna norma del diritto penale, tutto ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto in modo pubblico, pacifico e inequivocabile”. insiste Bruno Gollnisch, che rischia cinque anni di squalifica. I pubblici ministeri hanno chiesto che questa sentenza sia accompagnata da una “esecuzione provvisoria”, vale a dire che venga applicata immediatamente, anche in caso di ricorso. “È assolutamente pazzesco”commenta Bruno Gollnisch.
Per l'ex numero 2 della Rn, “è dimostrato che non vi era lavoro fittizio”, tenendo conto del fatto che “tutti gli assistenti hanno lavorato”. “Abbiamo assistenti locali ai quali, secondo le regole del parlamento, non è permesso venire a Strasburgo o Bruxelles”, dice l'ex deputato. “Che cosa volete fare con gli assistenti che, per definizione, non possono partecipare alle votazioni, ai lavori delle commissioni, alle riunioni dei gruppi, che quindi non possono partecipare al lavoro legislativo, se non per assistere il deputato nel suo lavoro politico?” difende l'ex eurodeputato del FN. “Qual è la norma di diritto che vieta agli assistenti di assistere il deputato nel suo lavoro politico, nella sua circoscrizione elettorale?” chiede Bruno Gollnisch. Secondo lui, “Ciò dimostra una totale ignoranza delle pratiche del Parlamento europeo”.
L'accusa ha chiesto cinque anni di carcere, di cui due anni soggetti a modifica, e cinque anni di ineleggibilità contro Marine Le Pen. Per Bruno Gollnisch siamo di fronte ad un processo politico. “Così sarà giudicato in tutto il mondo.”avverte. “Se al principale leader dell'opposizione, un candidato alle elezioni presidenziali, che è arrivato due volte in finale ed è ben posizionato per vincere la prossima volta, fosse impedito con tali pretesti di candidarsi al voto francese, ciò trasformerebbe la Francia in un repubblica delle banane”conclude.
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