l'essenziale
Presunta vittima di furto e abuso di debolezza da parte della sua governante, Jeanne, un'ottuagenario non vedente che vive a Saint-Alban (Alta Garonna) a nord di Tolosa, sporge denuncia e testimonia per mettere in guardia dai pericoli che minacciano gli anziani isolati.
Jeanne, ottantenne, appare fragile ma questa pensionata di origine senegalese non si lascia intimidire. “Vengo da una grande famiglia africana”, ricorda questo discendente dell'ex presidente Léopold Sédar Senghor. Cecata a causa del diabete, denuncia, nonostante la sua disabilità, l'abuso della debolezza di cui, secondo lei, sono spesso vittime gli anziani.
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L'alcol e gli oggetti decorativi scompaiono
Un'associazione le ha dato una governante dal 2022, finché il suo comportamento non ha destato seri sospetti: “Per me era come una figlia, le cucinavo anche dei piattini”, dice della sua donna delle pulizie in malattia da gennaio. L'ottuagenario, che vive da solo a Saint-Alban (Alta Garonna), si accorge subito che i suoi oggetti di valore stanno scomparendo: “Ogni giorno scopro che mi ha rubato qualcosa: avevo due servizi di piatti, Sono scomparsi. Mi ha spogliato,” dice, molto colpita. La governante conservava una copia della casa di Jeanne? Probabile.
La nonna cita, tra le altre cose, la scomparsa di tutti i suoi gioielli, “quello che mi fa più male è il mio anello di fidanzamento”, la biancheria per la casa, tre busti e una maschera di ebano africano – un prezioso patrimonio di famiglia -, tutto il suo champagne addosso vitto, nonché vasetti di rum misto che la vecchia signora prepara per le sue balie. Le perdite non finiscono qui: il suo congelatore, contenente i piatti esotici ricevuti dalla pensionata, è stato svuotato due volte. Sconvolta, l'ottantenne racconta di aver trovato porte che normalmente venivano chiuse misteriosamente aperte: “stranamente mi sono ritrovata con un vecchio tosaerba fatiscente nel mio garage anche se il mio era nuovo”.
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“Ci stavano carotando”
Oltre agli oggetti rubati, Jeanne sospetta che l'associazione che impiega la governante abbia fatture abusive. “Ci stavano prendendo in giro”, accusa. Ricorda una scena che solleva interrogativi: “Mi hanno chiesto 150 euro per l'ingresso, ho rifiutato chiedendomi di lasciarmi la fattura che lo giustificasse, ma finalmente due giorni dopo, la stessa persona me lo ha chiesto :vnon puoi dare 50 euro?Il responsabile dell'associazione avrebbe preteso anche il pagamento dei servizi già onorati da Jeanne. Un grande scatto d'ira della nonna pose fine alla loro collaborazione.
L'11 settembre, decisa a ottenere giustizia, Jeanne sporge denuncia alla gendarmeria di Castelginest e redige l'inventario degli oggetti scomparsi. L'indagine sta continuando. Contattata, l'associazione non ha risposto alle richieste di chiarimenti. Jeanne, con coraggio, testimonia pubblicamente per evitare che altri subiscano tali ingiustizie, chiedendo una maggiore vigilanza per la protezione degli anziani e dei vulnerabili.
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