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Sandrine Kiberlain: i suoi 6 migliori film da vedere assolutamente

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Attrice e regista, Sandrine Kiberlain si è affermata nella settima arte grazie alla sua forza silenziosa e alla naturale simpatia. Formatasi al Conservatorio d'Arte Drammatica di Parigi, ottiene il suo primo ruolo nel film Pierre Granier-Deferre, Lezione privatanel 1986. Poi interpreta i personaggi di donne plurali, a volte amanti transitorie, a volte madri sconvolte. Il suo gioco sottilmente divertente rivela una certa malizia, elemento distintivo del suo talento. D'ora in poi, l'attrice va dietro la macchina da presa e racconta le sue storie, come quelle di grande successo Una ragazza che sta bene con lo spumante Rebecca Marder. Per la distribuzione di Cronaca di una vicenda fugacequesta sera, alle 20:55, sul canale Arte, Vogue ha selezionato i 6 film di Sandrine Kiberlain assolutamente (ri)vedere.

Avere un po' (o no) di Laetitia Masson (1995)

Alice (Sandrine Kiberlain) ha appena 26 anni. Dopo aver lavorato in una fabbrica di pesce, viene licenziata codarda. Bruno (Arnaud Giovaninetti), 27 anni, è un lavoratore insonne che fatica a trovare un senso alla sua vita. Una sera, nella città di Lione, nel cuore di un hotel, questa donna e quest'uomo si incontrano. Un evento che sconvolge la loro monotona vita quotidiana… Pieni di domande, questi due esseri si legheranno in un momento critico della loro esistenza. Più o meno raggiungimento della maggiore età tardi alla francese, Avere un po' (o no) segue il destino di giovani perduti la cui transizione dall'adolescenza all'età adulta è difficile.

Oscillando tra tristezza e momenti di intensa gioia, il lungometraggio cattura la città di Lione, uno spazio urbano che accoglie il romanticismo dei suoi abitanti. Laeticia Masson tesse anche un dipinto sociale attraverso il ritratto di un giovane stanco del contesto francese degli anni '90 Due io versione precedente, Avere un po' (o no) lasciare i giovani Sandrine Kiberlain eccellere nei panni di Alice. La sua naturalezza permea lo schermo, soprattutto quando canta in un'indimenticabile scena di colloquio di lavoro.

Un eroe molto discreto di Jacques Audiard (1996)

Nel confuso periodo 1944-1945, tra la fine della guerra e la Liberazione, Albert Dehousse decide di cambiare il suo destino fingendosi un eroe di guerra anche se non ha partecipato al conflitto. Scompare dall'oggi al domani, lasciando la moglie Yvette (Sandrine Kiberlain) in panico. Albert allora coglie la sua storia ingloriosa e vi aggiunge elementi che lo faranno brillare agli occhi della Francia. Entra nei circoli ristretti dei combattenti della resistenza poi viene inviato a Baden-Baden per contrastare i falsi prigionieri di guerra…

Adattato dal romanzo di Jean-François Deniau, Un eroe molto discreto riprende la figura mitica dell'impostore nel cinema. Per incarnarlo, Jacques Audiard mette gli occhi su Matthieu Kassovitz. Tra aneddoti inventati e falsa modestia, il personaggio di Albert costruisce una personalità completamente diversa, l'opposto della sua realtà. Quanto durerà questo gioco delle apparenze?

Fermo 9 mesi di Albert Dupontel (2013)

Sandrine Kiberlain è qui l'eroina principale dell'opera diAlbert Dupontel. Interpreta Ariane Felder, una riservata giudice quarantenne, figura tipica del ragazza lavoratrice. A Capodanno berrà più del dovuto. Sei mesi dopo, si rende conto di essere incinta. Purtroppo non conosce l'identità del padre. Poco dopo aver parlato con il suo medico, quest'ultimo trova il famoso gentiluomo che altri non è che Bob Nolan, un criminale interpretato in modo grottesco da Albert Dupontel. Come poteva una donna così distinta impegnarsi con un uomo simile? Ariane cerca invano tutte le prove che possano illuminarla. Una sera, mentre lei tenta di abortire gettandosi a terra, Bob Nolan irrompe in casa sua e le propone un accordo.

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