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I deputati corsi hanno votato contro o si sono astenuti

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Un risultato atteso. Anche “logica”scivola un deputato Insieme per la Repubblica, al termine del voto solenne che ha respinto, martedì 12 novembre, Palazzo Borbonicola parte delle entrate del bilancio per il 2025. Solo la sinistra, che ha ampiamente disastrato la copia iniziale del governo, ha votato “a favore”.

Tra i parlamentari dell'isola ci siamo opposti o ci siamo astenuti.

A destra, il presidente del gruppo Orizzonti, Laurent Marcangeliaveva annunciato il colore nelle nostre colonne, credendo di non poterlo fare “nel complesso, nonostante i progressi ottenuti per la Corsica, convalidano un bilancio che scivola così tanto”.

Stessi echi sui banchi della destra repubblicana. “Il gruppo ha approvato un testo che introduce una tassazione folle su un’economia già in sofferenza”, aggiunge François-Xavier Ceccoli.

Nel gruppo Liot (Libertés, indipendenti, d'oltremare e territori), Michele Castellani si è astenuto. “Impossibile, lui indica, per sostenere un bilancio irrealistico, che ha aggiunto decine di miliardi di tasse e tagliato il contributo francese all’Unione Europea. Ma difficile votare contro, dopo l'adozione dei nostri emendamenti (proposta di modifica ad un testo sottoposto ad assemblea deliberativa, ndr) sulla continuità territoriale e la tutela della Corsica di fronte alla maggiorazione sui biglietti aerei”.

Un'analisi condivisa dal collega, Paul-André Colombani che era anche favorevole all'astensione.

Cosa resterà

Il voto negativo dell'Assemblea Nazionale comporta la bocciatura dell'intero bilancio dello Stato, la seconda parte, dedicata alle spese, non sarà quindi discussa dai deputati durante la trasmissione del testo al Senato.

Che dire in particolare delle disposizioni adottate per la Corsica? la proroga di 50 milioni di euro richiesto dal CdC per consolidare i servizi aerei e marittimi tra l'isola e il continente? Carlo di Courson (Liot), relatore generale sul bilancio, auspica che tra i “cambiamenti lodevoli”saranno quelli a favore dell'isola “conservato”.

Un augurio questo Laurent Saint-Martinil ministro del Bilancio, non ha escluso. Resta da vedere cosa verrà riservato alla Corsica.

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