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verso l'archiviazione del caso di falsificazione di documenti contabili?

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Il giudice Juan Merchan dovrà pronunciarsi questo martedì sulla richiesta di archiviazione relativa alla condanna del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, per falsificazione di documenti contabili, dandogli la possibilità di sfuggire al procedimento giudiziario.

Sta colpendo nel segno. Dopo essere riuscito, prendendo tempo, a rinviare la maggior parte dei suoi processi penali a dopo le elezioni, Donald Trump, dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali mercoledì scorso, intende trovarsi al riparo dai procedimenti legali.

Un ultimo ostacolo tuttavia lo attende questo martedì 12 novembre a New York, prima del suo ritorno ufficiale alla Casa Bianca il 20 gennaio: la pronuncia della sua sentenza nell'unico dei suoi quattro processi penali, che i suoi avvocati non sono riusciti a superare. rinviato oltre il 2024.

Una pena fino a 4 anni di reclusione

Ritenuto colpevole il 30 maggio dai tribunali dello Stato di New York di “falsificazione contabile aggravata per nascondere una cospirazione per pervertire le elezioni del 2016”, rischia, in teoria, fino a quattro anni di prigione.

Questo caso riguarda il pagamento di 130.000 dollari, mascherati da spese legali, all'attrice di film pornografici Stormy Daniels, per mettere a tacere una relazione sessuale nel 2006, cosa che Donald Trump nega.

Ma l’ipotesi che il giudice Juan Merchan gli imponga una pena detentiva, in caso di prima condanna penale, appare ormai altamente improbabile di fronte alle insormontabili difficoltà pratiche che l’incarcerazione di un presidente eletto e poi attuale porrebbe, secondo agli esperti.

“Gira in due secondi”

Per quanto riguarda i due procedimenti federali a suo carico, se l'orizzonte giuridico di Donald Trump si è schiarito in modo spettacolare quest'estate, ora appare del tutto chiaro almeno per i quattro anni del suo nuovo mandato.

Il candidato repubblicano aveva dichiarato a fine ottobre di voler, se eletto, “licenziare in due secondi” il procuratore speciale incaricato di questi due casi, Jack Smith, nominato dal ministro della Giustizia dell’attuale amministrazione democratica, Merrick Garland .

I due casi indagati dalla procura speciale si concentrano sui presunti tentativi illeciti di Donald Trump di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 e sul trattenimento di documenti riservati dopo la sua partenza dalla Casa Bianca.

Ora di nuovo presidente, Donald Trump potrebbe ora nominare un nuovo ministro della Giustizia che licenzierebbe Jack Smith, o semplicemente ordinare al suo Dipartimento di Giustizia di ritirare le accuse.

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