(Alliance News) – I mercati azionari europei, confermando il trend dei futures, hanno aperto in ribasso martedì dopo una sessione attiva alla vigilia dell'evento. Sul fronte dei dati economici, il tasso di inflazione annuale della Germania è stato confermato al 2,0% in ottobre dai dati diffusi martedì dall'Ufficio federale di statistica, in accelerazione rispetto al minimo di tre anni e mezzo di settembre dell'1,6% e in linea con le stime preliminari.
Si tratta dell'inflazione più alta degli ultimi tre mesi, con l'inflazione dei servizi in accelerazione al 4% dal 3,8% di settembre, quella dei prodotti alimentari al 2,3% dall'1,6% e quella dei beni in ripresa allo 0,4% da un calo dello 0,3%.
Considerando tutti i titoli, solo il 13% è in rialzo, il 23% in ribasso, il 4% invariato e il 60% non scambiato, con un valore di scambio di circa 311 milioni di euro.
Il FTSE Mib cede così lo 0,8% a 34.074,37 euro.
In Europa, il FTSE 100 di Londra perde lo 0,6%, il CAC 40 di Parigi cede l'1,0% così come il DAX di Francoforte.
Tra i listini più piccoli, le Mid Cap cede lo 0,8% a 46.941,30, le Small Cap cede lo 0,5% a 27.760,49, e l'Italia Crescita è in rosso dello 0,3% a 7.777,50.
Nella lista a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, tra i pochi rialzisti c'è ancora Leonardo, che avanza dell'1,4%. Da segnalare l'ingresso di IDV, il marchio del gruppo Iveco – che perde lo 0,3% – specializzato in veicoli per la difesa e la protezione civile, nella joint venture creata da Leonardo e dalla tedesca Rheinmetall, scrive martedì il Messaggero. La partecipazione di IDV sarà compresa tra il 12 e il 15% del totale attivo della joint venture, che sarà responsabile della produzione di veicoli da combattimento cingolati per l'Esercito italiano.
UniCredit – in ribasso dello 0,3% – ha annunciato martedì di aver riacquistato 5,5 milioni di azioni proprie ordinarie tra il 4 e l'8 novembre. Le azioni sono state rilevate ad un prezzo medio di 40,4285 euro per un valore totale di 224 milioni di euro. A seguito di queste transazioni la società detiene 77,9 milioni di azioni, ovvero il 4,8% del capitale azionario.
Mediobanca – in rosso del 7,4% – martedì ha riferito di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto di 330 milioni di euro rispetto ai 351,3 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno terminato il 30 settembre 2023. Il margine di interesse si è attestato a 485 milioni di euro da 495,7 milioni di euro al 30 settembre 2023.
Il consiglio di amministrazione di A2A, in calo dello 0,1%, ha esaminato i dati contabili al 30 settembre, chiudendo con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 713 milioni di euro, in aumento di 288 milioni di euro rispetto all'anno precedente, quando era stato di 425 milioni di euro. Nel periodo in esame il fatturato del gruppo è ammontato a 9,09 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Sul fronte delle Mid Cap, Caltagirone è tra i pochi titoli rialzisti, in verde dell'1,0%, aggiornando un nuovo massimo di 52 settimane a 6,28 euro per azione.
Salcef, invece, avanza dello 0,2%, con risultati attesi giovedì e con un prezzo in area 25,90 euro per azione.
Tinexta cede invece il 3,3% a 7,70 euro. Il titolo durante le negoziazioni ha aggiornato il suo minimo di 52 settimane a EUR7,65.
Sesa – in rosso dell'1,9% – ha comunicato lunedì di aver acquistato tra il 4 e l'8 novembre 19.500 azioni proprie ordinarie. Le azioni sono state rilevate ad un prezzo unitario medio di 78,26 euro circa, per un valore complessivo di 1 euro. 0,5 milioni.
Fincantieri, invece, crolla dell'1,0%, dopo il guadagno di chiusura di lunedì del 7,7%. Vale la pena ricordare che lunedì la società ha comunicato di aver concluso con successo la campagna di adesione al primo piano di azionariato diffuso e di coinvestimento della società, che ha visto una significativa partecipazione dei dipendenti del gruppo in Italia, Norvegia e Stati Uniti.
Sul fronte Small-Cap, Newlat Food – in vantaggio del 4,6% – ha riferito martedì di aver chiuso i primi nove mesi con un fatturato combinato consolidato di 2,03 miliardi di euro, segnando un record per il gruppo. L’utile netto del periodo è stato pari a 170,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 18,2 milioni di euro dei primi nove mesi 2023.
Forza anche la Centrale del Latte d'Italia, che segna un +1,5%. La società ha approvato i risultati del 30 settembre, chiudendo il periodo con un utile netto di 8,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023, la cui cifra era di 6,3 milioni di euro.
Eems cede invece il 3,3% a EUR0,1824, dirigendosi verso la sua terza candela rialzista consecutiva.
La Seco lascia invece sul piatto il 2,5%. L'azienda e Raspberry Pi hanno annunciato martedì di aver firmato un accordo commerciale strategico volto ad espandere le proprie opportunità commerciali collaborando allo sviluppo di hardware e software.
Seri Industrial cede invece il 2,4%, dopo il rosso dello 0,2% della seduta precedente. Sulla piattaforma MarketScreener il titolo, secondo la media di due analisti, è quotato con un prezzo obiettivo di 7,40 euro per azione, risultando quindi sottoprezzato di quasi il 152%.
Tra le PMI, Adventure avanza di oltre il 10%, dopo il calo di oltre il 13% di vigilia.
Omer – in verde dell'8,1 per cento – ha annunciato martedì di aver firmato, attraverso la controllata Omer North America Corp, un contratto con Alstom per la fornitura di componenti tecnici e di arredo per i treni commissionati da Metra, società di servizi pubblici. trasporti nell’area metropolitana di Chicago. La commessa assegnata a OMER prevede la fornitura di moduli cappelliere e sistemi di ventilazione per 221 carrozze.
Forza anche Pharmacosmo, che segna un +4%, dopo il calo del 7,7% di lunedì sera.
Energy, in calo dello 0,6%, ha riferito lunedì di aver acquisito un'ulteriore quota del 13,5% in EnergyInCloud, di cui deteneva già il 73%. Per la quota, rilevata da un azionista di minoranza della controllata, la società ha investito 20.000 euro.
Ieri sera a New York il Dow ha chiuso in rialzo dello 0,7%, mentre il Nasdaq è salito dello 0,1% così come l'S&P 500.
Tra le borse asiatiche, l'Hang Seng ha chiuso cedendo il 2,8%, lo Shanghai Composite ha segnato un rosso dell'1,4%, mentre il Nikkei ha lasciato sul parterre lo 0,4%.
Tra le valute, l'euro è passato di mano a 1,0619 USD da 1,0640 USD alla chiusura delle azioni europee di lunedì. Lunedì sera la sterlina vale 1,2795 USD contro 1,2859 USD.
Tra le materie prime, il Brent vale 71,95 dollari al barile rispetto ai 71,88 dollari al barile di lunedì sera. L'oro è stato scambiato a USD l'oncia da USD 2.602,31 l'oncia ieri sera.
Nel calendario macroeconomico di martedì, alle 11.00 CET, dalla Germania, è la volta dell'indice ZEW sulla fiducia delle imprese; alle 13.00 CET, dagli Stati Uniti, è prevista la pubblicazione del rapporto mensile dell'OPEC.
Tra le aziende presenti a Piazza Affari, dovrebbero riportare i risultati B&C Speakers, Bialetti Industrie, De' Longhi, FILA, Iren e Zest, tra le altre.
Di Maurizio Carta, giornalista di Alliance News
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