DECRITTO – Il 29e La conferenza delle Nazioni Unite sul clima si è aperta lunedì in Azerbaigian con un duro accordo sul controverso mercato dei crediti di carbonio, un passo fondamentale per aiutare i paesi a rispettare i propri obblighi climatici.
“È tempo di dimostrare che la cooperazione globale non è ferma” ha lanciato lunedì il capo dell’ONU per il clima, Simon Stiell, all’apertura della COP29 a Baku, in Azerbaigian. Fin dalle prime ore, però, i paesi erano già in lotta per l’agenda ufficiale dei 29e Conferenza Onu sul clima, adottata finalmente in serata.
Per il presidente della COP29 e ministro dell'Ecologia dell'Azerbaigian, Mukhtar Babayev, l'orizzonte si è comunque schiarito al termine di questa prima giornata. Nella notte è riuscito a raggiungere un primo accordo consensuale su una questione molto importante ma molto tecnica, che giace da anni nei box della COP: l'adozione definitiva delle regole per l'attuazione di un nuovo mercato globale del carbonio, a condizione che per l’articolo 6 dell’Accordo di Parigi del 2015 (che impegna il mondo a limitare il riscaldamento a 2°C rispetto all’era preindustriale).
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