Questa domenica, il Benfica ha vinto la classica contro l’FC Porto, all’Estádio da Luz, 4-1, nell’undicesimo turno del campionato. Carreras apre le marcature al 30′, Samu pareggia ancora al 44′, ma nella ripresa, Di María al 56′ e un autogol di Nehuén Pérez, al 61′, fanno pendere l’ago della bilancia in favore dei rossoneri. , che all’82 ‘hanno chiuso la disfatta con un rigore, con una doppietta di Di María. Il Benfica arriva così a quota 25 punti, due dietro l’FC Porto, con una partita in meno.
Dopo i tre difensori di Monaco, Bruno Lage torna al consueto 4x3x3 del Benfica, con Florentino che torna a centrocampo e Bah, recuperato dall’infortunio, sulla fascia destra. Dal lato del Porto, Vítor Bruno ha mantenuto Fábio Vieira nell’undici, rinunciando a Pepê e scommettendo su Nico González al posto di Namaso, vista la squadra che ha presentato in Europa League, contro la Lazio.
La partita è iniziata con un attacco dell’FC Porto e con Samu che ha conquistato un calcio d’angolo, davanti a Florentino, al 2° minuto, e si è poi interrotta, al 3° minuto, a causa del fumo proveniente da una delle tribune dell’Estádio da Luz. dietro la porta. Poco dopo, al 5′, Carreras tira ma la palla colpisce Nehuén Pérez.
Al 13′ arriva il primo tiro della partita, con Galeno che spara alto ma sopra la porta di Trubin, che sembra avere il tiro sotto controllo. Il Benfica risponde, con Di María, al 16′, con un tiro dalla media distanza che Diogo Costa para in due tempi. Al 18′ Samu riesce a superare la difesa del Benfica, provando a colpire Trubin, che para, ma era già in fuorigioco.
Palla qui, palla là e nel giro di 18 minuti Pavlidis serve Di María, che tira a lato. Nel minuto successivo Pavlidis segna effettivamente, ma l’arbitro fischia un fallo… a favore del Benfica, commesso da Alan Varela, che ha visto giallo, su Akturkoglu. Durante la trasformazione del calcio di punizione, Kokçu ha calciato per una bella parata di Diogo Costa. Al 22′, spavento per Carreras, che si procura una distorsione alla caviglia sinistra. Beste si è subito lanciato per riscaldarsi ma lo spagnolo si è ripreso.
Ha vinto per lo spavento
Dopo mezz’ora, e con la caviglia che chiedeva ancora calma, Carreras ha ricevuto un bellissimo passaggio da Tomás Araújo, ha tolto Martim Fernandes e, con il piede destro, ha tirato oltre la palla, con la palla che toccava ancora Alan Varela, battere Diogo Costa.
Al 32′, il portiere dell’FC Porto nega tre volte (!) il gol del Benfica, anche se con un’azione invalidata a causa del fuorigioco di Pavlidis. Al 34′, dopo un taglio acrobatico di Nehuén Pérez, Akturkoglu tenta un tiro ad arco, che finisce alto. Il Benfica vince, con il peso dei tifosi e il vantaggio che fa pendere l’ago della bilancia della classica, e al 40′ il 2-0 viene negato dal palo, quando Di María libera Pavlidis che, con il sinistro, tira il legno, prima di un’altra interruzione nella classica, questa volta con le fiaccole sul prato, lanciate vicino all’area dell’FC Porto.
Le torce bruciavano… Samu
La partita riprende e, al 44′, l’FC Porto risponde con il pareggio. Su un cross apparentemente innocuo di Francisco Moura, Otamendi sbaglia il taglio e Samu, alle spalle del difensore argentino, approfitta dell’errore del capitano rossonero per pareggiare il classico.
Nel recupero, il primo tiro di Nico González supera la porta di Trubin e, in risposta, Akturkoglu crossa per il taglio decisivo di Francisco Moura, in corner.
Cinque minuti al Benfica
Il secondo tempo inizia senza cambi per entrambe le squadre, e con Aursnes che lascia la prima ammonizione, al 48′, con un tiro a lato. Al 50′, su punizione, Di María tira per la facile parata di Diogo Costa.
Poi, al 51′ e al 52′, Akturkoglu riceve due cartellini gialli dai giocatori del Porto, Fábio Vieira e Martim Fernandes, e al 56′ è Di María a riportare il Benfica in vantaggio: Akturcoglu recupera, Aurnes passa la palla per smarcare il L’esterno argentino che, di fronte a Diogo Costa, ha tirato bene per il 2-1.
L’FC Porto risponde al 59′ con Fábio Vieira che tira di sinistro e Trubin pareggia. A raddoppiare, però, è il Benfica, cinque minuti dopo il gol di Di María: altro bel passaggio di Tomás Araújo, questa volta lanciando Bah che, dalla destra, scopre Pavlidis in area. Il greco chiude con un contrasto, in mezzo con Nehuén Pérez, e la palla finisce in rete per il 3-1.
Vítor Bruno cambia subito, inserendo João Mário e Pepê al posto di Martim Fernandes ed Eustáquio, prima di rischiare ancora di più, al 72′, inserendo Namaso al posto di Francisco Moura. Bruno Lage ha risposto, con Beste al posto di Akturkoglu.
All’80’, dopo un cross dalla destra, Otamendi viene colpito al volto dal connazionale argentino Alan Varela, all’interno dell’area dell’FC Porto. Rigore netto per il Benfica, di cui Di María approfitta per segnare due volte, all’82’, e dare la disfatta al classico.
Fino alla fine della partita, Bruno Lage ha colto l’occasione per dirigere, prima togliendo Kokçu e Pavlidis per sostituire Renato Sanches e Arthur Cabral, poi togliendo Aursnes e Di María per lanciare Rollheiser e Amoudini, mentre al centro Vítor Bruno ha sostituito Fábio Vieira con Gonçalo Borges.
60 anni fa i Reds non segnavano quattro gol contro l’FC Porto. Con questa vittoria il Benfica sale a quota 25 punti, consolida il 3° posto ed è a sole due lunghezze dall’FC Porto, con ancora la partita contro il Nacional da giocare.
Migliore in campo: Di María (Benfica)
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