Tutte le epoche hanno una fine e che fine è questa. Nell'addio di Ruben Amorim, lo Sporting ha realizzato un'epica rimonta contro l'SC Braga (4-2), in una partita che riassume al meglio le quasi cinque stagioni del nuovo allenatore del Manchester United.
Un inizio lento ma strutturato, qualche intoppo e alla fine una macchina ben oliata che funziona a perdifiato, con quel pizzico di fortuna necessaria alla fine per essere felici.
Non è ancora passato che il club dell'Alvalade superi il record del 100% di vittorie in I Lega, sommando l'undicesima vittoria consecutiva, a dimostrazione che chi subentra all'Amorim ha buon materiale su cui lavorare.
Il gioco spiegava: un crescendo che si concludeva in bellezza
L'energia solenne creata dall'addio dell'allenatore Leo ha colpito i giocatori che sono entrati in campo a un ritmo basso, abbastanza insolito per la versione 2024/25 dello Sporting. Senza molta creatività e capacità nell'affrontare il 3-4-3 ideato da Carlos Carvalhal, che è riuscito a togliere spazi ai leoni e sbarrare la strada a giocatori chiave, come Pote e Gyokeres.
Poi, grazie alla buona pressione e alla sfortuna di Debast, Ricardo Horta ha aperto le marcature, sono stati giocati 20 minuti. L'irrequieto Roger crossa per una felice deviazione di El Ouazzani, Debast prova a togliere la palla dalla confusione dell'area e la passa con precisione ai piedi di Ricardo Horta, che con la battuta del portiere non deve far altro che segnare.
Prima punizione per lo Sporting e quello che venne dopo non fu migliore. Cinque minuti più tardi, Pedro Gonçalves ha subito un infortunio muscolare dopo aver ricevuto una palla e i Lions hanno perso la loro creatività nel terzo finale, così come la loro capacità di giocare con successo tra le linee.
In svantaggio, la squadra di Amorim è riuscita addirittura a prendere il comando, ma sempre senza la consueta brillantezza e con un calcio pigro e senza idee. Era giunto il momento della seconda punizione.
João Moutinho – che partita brillante finché ha avuto gambe – recupera palla a centrocampo, lancia Bruma e il numero 7 isola Ricardo Horta con un passaggio preciso. Il capitano ha addirittura concesso una mezza parata a Franco Israel, ma la palla è rimbalzata capricciosamente in porta e i biancoverdi hanno perso 2-0 nell'intervallo.
Seconda parte con l'anima di leone
Amorim si è reso conto che l'SC Braga alla fine sarebbe rimasto senza “benzina”, a causa del ritmo che si era imposto gradualmente e dopo aver giocato giovedì, e la pressione della squadra è aumentata, lasciando molto spazio in difesa.
La strategia ha funzionato e, dopo 28 minuti, il deficit si era già ridotto. San Juste si è alzato per colpire di testa un corner, la palla ha colpito il palo, ma Morita era nel posto giusto per segnare. Gioco rilanciato e leone in cima.
L'insistenza è diventata sempre più grande e, quando i guerrieri si erano già sistemati dietro e lo Sporting non riusciva a sfondare, Hjulmand ha preso coraggio, eravamo all'81'. Il danese riceve palla ben fuori area e sferra un ottimo tiro che si ferma solo all'incrocio dei pali, senza dare scampo a Matheus.
In questo momento, il popolo del Minho scese e Poi è arrivato l’uragano Harder. Per prima cosa, ha ricevuto la palla, si è girato e ha segnato quello che si pensava fosse il gol della vittoria, all'89', con un rasoterra dal limite dell'area. Poi, insieme a Gyokeres, ha sparato in un vertiginoso contropiede e ha siglato il definitivo 4-2.
Uno spettacolo in pieno crescendo, iniziato forse male per la tristezza che lascia immancabilmente l'abbandono di un bel rapporto. Alla fine lo Sporting ha ricordato la squadra del suo primo campionato, senza mai mollare e facendo la parte del leone che è stata l'apice dello Sporting di Ruben Amorim.
Un addio meritato, da parte di un allenatore che ha lasciato in eredità un modo diverso di stare nel calciodentro e fuori dal campo, e che ora si imbarca nella più grande avventura della sua carriera, al Manchester United.
Il momento: Harder è pronto a prendere il posto di Gyokeres
Conrad Harder non ha vita facile competere per il posto con Gyokeres ma, nei pochi minuti a disposizione, si dimostra una risorsa. Anche se il gol all'89' è stato praticamente quello decisivo perché ha ucciso ogni speranza di segnare dell'SC Braga, non è stato il momento più memorabile.
Ciò accadrà pochi minuti dopo, quando Gyokeres fece un bel lavoro in attacco e utilizzò Trincão come intermediario in una sorta di passaggio di consegne a Harder. Il giovane attaccante realizza il 4-2 e dà il cambio a Ruben Amorim, sicuro che l'addio sarebbe stato un sogno.
Il meglio: cosa giochi a Quenda
In un'epoca in cui sembra quasi banale vedere dei diciassettenni che riescono nel calcio professionistico come se giocassero nelle giovanili, ciò che fa Geovany Quenda non può essere sottovalutato.
Nel suo primo anno da senior ha conquistato il posto da titolare per un contendente al titolo ed è una vera dinamo sulla fascia destra. Irriverente, coraggioso e dotato di un bagaglio tecnico invidiabile, il ragazzo dimostra che è solo questione di tempo prima di partire per altri posti.
È stato un vero enigma e lui è uno dei futuri talenti del calcio portoghese.
Nota d'obbligo per João Moutinho che è un piacere guardare giocare. Irreprensibile nei passaggi, nel posizionamento e nel modo in cui vince i duelli con avversari molto più grandi. Un vero gentiluomo.
Il peggiore: sfortunato con la sua abitudine
Pedro Gonçalves non è in quello spazio perché è un pessimo giocatore. Al contrario. Ma oggi sarebbe un giocatore fondamentale in una partita più tranquilla, ma si è infortunato al 20' ed è dovuto partire, lasciando il dubbio se recupererà in tempo per rappresentare la Seleção.
Ciò che la squadra ha perso con la partenza di Pote dimostra solo che non c'è nessun giocatore in rosa che possa fare come il numero 8. Lui se n'è andato solo con un inutile cartellino giallo e nella fase peggiore della squadra, ma ciò che conta è che la sfortuna non lo faccia. non durerà per sempre.
Reazioni
Ruben Amorim, allenatore dello Sporting: intervista flash e conferenza stampa
Carlos Carvalhal, allenatore dell'SC Braga
Morten Hjulmand, capitano dello Sport
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