L’unico gol di Becker ha premiato una prestazione straordinaria della squadra di Imanola contro una capolista che giocava senza Lamine Yamal.
Lo slancio del Barcellona si è fermato domenica alla Reale Arena, dove gli uomini di Hansi Flick hanno perso 1-0 in una partita in cui non si sono mai sentiti a proprio agio. Il ritiro tardivo di Lamine Yamal si è rivelato decisivo e il gol di Becker nel primo tempo è bastato a sopprimere i blaugrana prima della sosta per le nazionali, inasprendo la corsa al titolo che si era aperta dopo le vittorie di Real Madrid e Atletico.
“Non aggiustarlo se non è rotto” è il mantra nel calcio, e Flick sembra averlo scritto nel suo manuale. L’allenatore tedesco non sperimenta, introduce pochi cambiamenti e usa ripetutamente la stessa tattica. Nonostante abbia dovuto fare i conti con il problema di salute tardivo di Yamal, la squadra del Barça è comunque riuscita a presentare uno stile di gioco riconoscibile. Al suo posto è entrato Fermín e Frenkie de Jong ha giocato con Marc Casadó a centrocampo, permettendo a Pedri di avvicinarsi al suo avversario.
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Tuttavia, lo svantaggio di attenersi a uno schema di gioco è che i tuoi avversari potrebbero notarlo. E’ quello che è successo quando la Real Sociedad ha trascinato i blaugrana, che pressavano alti, spingendo Koundé e Balde in zona avversaria. I padroni di casa hanno subito preso il controllo della palla, che Flick considerava fondamentale in questa partita. Tuttavia, qualcosa ha deluso Katzolan: ironicamente, si è rivelata la controversa regola del fuorigioco. Fedele alleato nelle ultime partite, questa volta ha voltato le spalle ai giocatori di Flick.
Gol annullato a Lewandowski
Il VAR ha negato un gol a Lewandowski per un minimo fuorigioco, cosa che avrebbe sicuramente sconvolto anche i puristi del calcio più romantici. Qualche istante dopo, Sheraldo Becker ha fatto ciò che si è rivelato difficile per Vinícius, Mbappé e compagnia. I surinamesi sfondano da dietro, sorprendendo l’alta difesa blaugrana, e battono freddamente Iñaki Peña. È stato l’unico lampo di emozione in un primo tempo fradicio, che si è concluso con il Barcellona che ha cercato di aumentare lo slancio nei minuti finali, ma era troppo poco, troppo tardi, perché non sono riusciti a costringere Remiro a intervenire a metà tempo e Flick stava sfogliando il suo taccuino in cerca di una soluzione.
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Dopo la pausa, la partita ha ripreso vita. Flick ha ingaggiato Dani Olmo perché Frenkie de Jong in difficoltà e la Real Sociedad avrebbero dato al Barça la loro medicina. La squadra di Imanola ha effettuato un press spietato, soffocando i catalani e interrompendo la loro preparazione, dando vita a due chiare occasioni che Iñaki Peña ha parato, mentre Becker ha sprecato occasioni quando sembrava più facile segnare. I Blaugrana si ritrovano in un turbinio di colpi, con Cubarsí e Fermín che ci provano dalla distanza.
La partita era in bilico. Con il punteggio ancora a portata di mano, il Barça si prepara a un attacco che non si concretizza mai. Flick, con una panchina meno profonda rispetto alle partite precedenti, introduce Ansu Fati per l’invisibile Fermín, ma questo non riesce a spezzare l’intensità del Real Socjdad, che mantiene il ritmo per tutti i novanta minuti. Dani Olmo, ancora in partita, tenta due volte la fortuna dalla distanza, ma inutilmente i Blaugrana pian piano si affievoliscono e la Reale Arena acquista gradualmente fiducia per battere la capolista. Alla fine, il Barcellona alza bandiera bianca ed entra nella sosta per le nazionali con soli sei punti di vantaggio sul Real Madrid, anche se con una partita in più.
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La Real Sociedad batte il Barça sotto la guida di Flick
Società reale (1): Remiro, Aramburu (Aritz, min. 61), Zubeldia, Aguerd, Aihen (Javi López, min. 84), Zubimendi, Sucic (Sergio Gómez, min. 61), Brais Méndez, Kubo, Becker (Barrenetxea, min. 61) , i Oyarzabal (Oskarsson, min. 61).
Barcellona (0): Iñaki Peña, Koundé (Gavi, min. 84), Cubarsí, Iñigo Martínez, Balde, Casadó, De Jong (Dani Olmo, min. 46), Pedri (Pau Víctor, min. 90+1), Fermín (Ansu Fati, min. 69), Lewandowski, Raphinha.
Gol: 1-0, minuto 33: Becker.
Giudice: Cuadra Fernández (Comitato delle Baleari). Cartellini gialli mostrati a Aramburu, Iñigo Martínez, Brais Méndez o Zubeldi.
Incidenti: Partita del 13° turno della Liga giocata alla Reale Arena davanti a 36.194 spettatori. Si è tenuto un momento di silenzio per onorare le vittime del DAN. I fischi accompagnavano ogni tocco di palla di Iñigo Martínez. Cubarsi ha giocato con una maschera.
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