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L’isola di Cuba colpita da un terremoto di magnitudo 6.8

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I terremoti sono frequenti nell'est del Paese, ma sono sempre di bassa intensità, tra tre e quattro della scala Richter. Si tratta di una delle scosse più forti registrate in questa zona dell'isola.

Cuba sta attraversando un periodo buio. Appena ripresosi dal ciclone Rafael, le cui tracce sono ancora visibili all'Avana e che ha distrutto quasi 500 case già indebolite nella capitale, l'est dell'isola è stato colpito domenica da un forte terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter, secondo le iniziali informazioni.

L’epicentro sarebbe tra Cuba e la Giamaica. Il terremoto è avvenuto nella provincia di Las Tunas, una regione svantaggiata dell'isola più grande dei Caraibi. Oltre al primo terremoto di magnitudo 6,8 si è verificata almeno una scossa di assestamento di magnitudo 5,9 della scala Richter.

Secondo le testimonianze dei cubani che vivono nelle zone vicine a Santiago, la seconda città più grande del Paese, molte case sono crollate e i muri di molte altre sono indeboliti. Nella parte orientale dell'isola, a differenza dell'Avana, molte case sono ancora costruite in legno. I residenti si sono quindi precipitati in strada, dove avrebbero dormito stanotte.

Nuovo disastro per l'isola

I terremoti sono frequenti nella parte orientale di Cuba, in particolare a Santiago, ma sono sempre di bassa intensità, tra tre e quattro della scala Richter. Per le strade di Santiago molti cartelli avvisano i residenti sulle misure da adottare in caso di terremoto. Se i servizi di protezione civile cubana sono storicamente molto efficienti e abituati a gestire al meglio i cicloni e a evacuare preventivamente le popolazioni, il terremoto del 10 novembre è una nuova catastrofe per l’isola.

Dopo l'uragano Oscar, che nel mese di ottobre ha colpito la regione di Guantánamo (vicino a Santiago), provocando ingenti danni materiali, sette morti e inondazioni, il Paese ha subito una serie di duri colpi. Il sistema elettrico di Cuba è crollato per una settimana a metà ottobre e l'Avana è stata duramente colpita dall'uragano Rafael giovedì scorso. L’elettricità, le reti di telefonia mobile e Internet sono lungi dall’essere ripristinate.

Ma per i cubani il vero uragano sta arrivando. Il suo nome è Donald Trump. Dopo le 240 misure adottate contro l’isola durante il suo primo mandato, il presidente eletto ha promesso di inasprire soprattutto le sanzioni contro il regime e il popolo cubano.

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