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L’ultima caduta del microfono è stata più dura

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Avrebbe potuto essere più epico? Al momento dell’addio di Ruben Amorim, lo Sporting ha attraversato una nuvola grigia durata 45 minuti che ha messo a serio rischio la sua imbattibilità, ma si è rialzato in tempo, ha ribaltato il 2-0 nel secondo tempo e ha battuto l’SC Braga per un netto vantaggio. 2-4. L’ultimo caduta del microfono de Amorim in un viaggio attraverso Alvalade che i libri di storia non dimenticheranno.

Carlos Carvalhal ha riunito la squadra in a 3x4x3 che senza la palla è diventato 5x4x1 e ha consegnato le chiavi delle fasce a Roger Fernandes (a destra) e Gabri Martínez (a sinistra), dando l’impressione che la partita infrasettimanale in Svezia sia servita anche come test per la strategia presentata nella partita di domenica.

Con Gabri e Roger sugli esterni che controllano gli attacchi di Geovany Quenda e Maxi Araújo, il trio di difensori – Sikou Niakaté, Paulo Oliveira e João Ferreira – ha spostato tutta l’attenzione sul trio offensivo leonino, con la solita routine di Francisco Trincão e Pedro Gonçalves apparendo all’interno, molto vicino a Viktor Gyökeres.

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La lezione sembrava ben studiata dal Gverreiros do Minho ei primi 45 minuti sono stati, in un certo senso, dominati dalla squadra di casa. Non nel possesso palla, che è garantito, ma nell’aspetto più importante: le occasioni da gol. Sono stati tre, di cui i padroni di casa ne hanno trasformati due, entrambi firmati dal capitano Ricardo Horta (20′ e 45′), che ha ritrovato la via del gol. Innanzitutto, “21” ha approfittato di una palla senza proprietario in area Leonina per concludere e poi approfitta di uno squisito assist di Bruma, in una transizione rapida che inizia con un grandissimo recupero palla di João Moutinho.

Inoltre non c’è mai stato alcun disagio nella squadra dell’Arsenal durante il primo tempo. Con un muro basso, ma molto coeso e controllando molto bene sia gli spazi tra le linee che gli attacchi nello spazio di Viktor Gyökeres, l’SC Braga si è sentito sempre bene in campo. Merito della strategia di Carvalhal, ma anche di una squadra che ha alzato i livelli di concentrazione e controllo emotivo – anche lo Sporting è apparso più fuori controllo sotto questo aspetto in alcune occasioni – a livelli mai visti prima al Pedreira nel 2024/25.

Leone ferito non lo è leone morto

Ruben Amorim ha scambiato Zeno Debast con Jeremiah St. Manca poco al secondo tempo e la scommessa si rivela corretta. Non solo la velocità del difensore olandese è tornata utile per fermare le transizioni avversarie nei momenti in cui lo Sporting era più esposto, ma è anche dalla testa del colosso di Groningen che è partito il gol che ha riportato in discussione i tifosi dello Sporting: Juste è salito più alto di tutti, deviano sul palo un corner di Quenda e Hidemasa Morita, appena introdotto, spinge in rete per il 2-1 (58′).

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Lo Sporting, che fino ad allora aveva avuto non poche difficoltà forare la difesa del Braga, ne ha approfittato slancio creato dal gol e da qualche disorientamento in un avversario che mostra segni di usura da minacciare ancora un paio di volte, sempre da sinistra. Nella prima occasione, Viktor Gyökeres ha mancato di poco il pareggio, poi è stato Geny Catamo a eliminare la difesa serrata di Matheus Magalhães.

Come nel primo tempo, i biancoverdi continuano a dominare il possesso palla, ma Carvalhal rinfresca la squadra e l’SC Braga sembra aver ripreso slancio senza palla. Il tempo scorre, lo Sporting continua a crescere e prova a raggiungere il pareggio in ogni modo. L’SC Braga ha chiuso la porta, ma Morten Hjulmand ha aperto la finestra e ha realizzato un tiro da fuori che ha risolto il pareggio (81′).

I dieci minuti che avevano davanti all’SC Braga adesso sembravano lunghi, troppo lunghi. E quando un leone sente l’odore del sangue… raramente lascia vivere la sua preda. Conrad Harder, soluzione dalla panchina per rimediare alla serata più noiosa di Maxi Araújo, conferma l’epica capriola sul tabellone con un altro tiro da fuori ed è ancora in tempo per segnare una doppietta, in transizione rapida, per porre fine a tutto.

Amorim saluta lo Sporting e il Portogallo con un record unico: 11 vittorie in altrettanti turni e la situazione di qualificazione alla Champions League è ancora ben avviata. L’SC Braga conclude la giornata al quinto posto, dietro al Santa Clara.

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