LorenzoTopello
10 novembre – 15:55 -TORINO
Taylor Fritz si prende la vittoria, Medvedev perde la testa e debutta nel peggiore dei modi di fronte al pubblico dell’Inalpi Arena. Le Finals di Torino cominciano così, col 6-4 6-3 dell’americano in un’ora e venti. Ma soprattutto con lo show imbarazzante del russo che spacca la racchetta alla fine del primo set dopo aver commesso 3 doppi falli di seguito e stacca la spina nel momento cruciale del secondo parziale, quando finisce sotto di un break e provoca il giudice di sedia lanciando ripetutamente la racchetta in aria e facendola cadere fra i fischi del pubblico. Primo successo nel girone Nastase per Fritz che stasera osserverà il debutto di Sinner contro De Minaur: se Jannik vince, martedì sera sfiderà l’americano.
medvedev, quanti doppi falli
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Di fronte al caldo pubblico dell’Inalpi Arena sono subito game equilibrati: Fritz parte in affanno, ma evita la concessione di palle break, mentre Medvedev comincia con un doppio fallo ma recupera e fa 1-1. Taylor e Daniil si dimostrano complementari: il primo si aiuta col servizio ma in più di un’occasione spreca durante lo scambio, il russo vive una giornataccia con la seconda (commettendo anche 7 doppi falli nel primo set) ma in difesa è roccioso e risponde con disinvoltura agli affondi di Fritz. Equilibrio fino al 4-4. L’americano tiene il servizio anche nel game-lampo successivo e poi incarta Daniil: il russo, in vantaggio 30-15, improvvisamente perde la testa. Commette 3 doppi falli consecutivi e consegna il primo set all’avversario. Fritz chiude 6-4, un Medvedev furibondo distrugge la racchetta e mostra nuovamente i segnali di nervosismo già fatti intravedere a Bercy.
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fischi per il russo
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Pronti-via e nel secondo parziale la profondità della risposta frutterebbe due situazioni di break a favore del russo, ma Taylor si difende “alla Medvedev” con lo scambio più bello della partita: 30 colpi che diventano manifesto della buona tenuta difensiva di Fritz e della confusione che sembra albergare nella testa del russo. In apertura di secondo set gli errori aumentano da una parte e dall’altra, così come le palle break: Fritz ne concede ancora una, ma se la cava con un errore dell’avversario. Daniil si mette ancor più nei guai lasciandone due, ma le annulla con un doppio serve and volley: 2-2. Il tennis di Medvedev è scorbutico e diventa infine provocatorio: il russo alterna accelerazioni ed errori gratuiti col rovescio che lo mettono nei guai al sesto game, quando Fritz si prende il break con un lob preciso e fortunato. È 4-2 per l’americano, Medvedev lancia la racchetta contro i tabelloni pubblicitari e incassa il penalty point al game successivo: subito 15-0 per Fritz, col russo che continua a provocare il giudice di sedia lanciando in aria la racchetta e facendola cadere più volte. La partita di Medvedev dura un altro paio di game: il russo tiene il servizio, il pubblico lo applaude soprattutto per prolungare lo spettacolo e risparmiarsi ulteriori teatrini. Ma Fritz, che serve per il match al nono game, non tentenna: l’americano resta lucido e chiude 6-3, Daniil esce tra i fischi copiosi dell’Inalpi Arena. Per il russo, davvero, non c’era peggior modo per cominciare.
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