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LE PAGELLE DI CA: Kossounou il migliore, che sfortuna per Zaniolo!

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Le nostre pagelle di Atalanta-Udinese

CARNESECCHI, VOTO 6: presente su Davis all’8′ e ancora a inizio ripresa su Thauvin, sembra invece inadempiente quando – forse leggermente caricato – lascia la porta quasi sguarnita per il lob del francese ex Campione del Mondo a inizio ripresa. Assolvibile sul gran fendente di Kamara, per quanto la sua visuale fosse libera e molto bravo nella gestione di un paio di uscite alte nel finale, quando la palla scottava.

DJIMSITI, VOTO 6: lascia il campo in anticipo, quando la partita non era ancora del tutto carburata. Una piccola sbavatura su Payero pochi minuti prima.

LUI, VOTO 5,5: dopo una serie di prestazioni “alla Bremer” sembra essere un po’ in difficoltà nel primo tempo, anche per via della grande capacità di posizionamento di Davis, non a caso preferito a uno come Lucca nelle ultime due uscite contro Juventus e, appunto, Atalanta. Poi sembra tornare centrato, soprattutto quando nel gioco aereo aiuta molto a limitare sia l’inglese che Lucca.

KOSSOUNOU, VOTO 7: che il potenziale fosse importante lo si era capito da subito, anche perché il curriculum del ragazzo è invidiabile per un 23enne, ora ne abbiamo avuto la conferma. Il migliore in campo, senza mai una sbavatura: veloce e utile nella proposizione offensiva, sia di testa che quando è necessario rompere la linea. Dà una grande mano a Hien nella parte finale della prima frazione, grazie anche una maggior rapidità sul lungo in dote rispetto allo svedese.

ZAPPACOSTA, VOTO 6: il momento è molto positivo, e lo dà a vedere per buona parte del periodo in cui è in campo: gamba e intraprendenza presenti. Poi si mette di traverso la sfiga: infortunio pochi secondi dopo l’esposizione del recupero nel primo tempo, la panchina che chiede di aspettare a cambiare e di stringere i denti. Tutto corretto, a logica: peccato che manchi energia per rincorrere Kamara, che ha campo libero e calcia in maniera quasi imparabile per Carnesecchi.

PAŠALIĆ, VOTO 7: doppio compito sin da principio: buttarsi alle spalle di Retegui quando si attacca e, al contempo, dare manforte dietro quando serve, schermando il più possibile le giocate della formazione friulana che viaggiano centralmente. Nella prima mansione trova il gol dell’1-1, mettendo alle spalle di Okoye con grande precisione. La grandezza, oltre alla realizzazione, sta nella capacità di far partire l’azione e aprire in maniera corretta su Samardžić.

DE ROON, VOTO 6: non certo la sua miglior versione stagionale, ma la fotografia della sua prestazione sta in un gran recupero seguito ad una sua sbavatura, con chiusura in fallo laterale. Anche nelle giornate meno “assolate”, insomma, l’affidabilità non manca.

RUGGERI, VOTO 6,5: il suo buon diagonale propizia il possibile vantaggio di Lookman, poi annullato via Var. È più riposato rispetto agli altri esterni e lo dà a vedere: un’ottima prestazione dopo un periodo meno brillante rispetto a quanto aveva abituato.

SAMARDŽIĆ, VOTO 6,5: nel primo tempo sembra meno acceso di altre volte, quasi come se andasse un po’ con il freno a mano tirato. Cresce in maniera importante con l’ingresso di Bellanova, con cui pare avere una connessione molto buona.

RETEGUI, VOTO 5,5: in area c’è sempre, ed i difensori di Runjaić lo sanno molto bene. Per un pugno di centimetri non riesce a colpire efficacemente in un paio di occasioni, per il resto è spesso annullato dal buon lavoro difensivo del reparto arretrato dell’Udinese. Meno partecipativo, non solo per colpe sue, al gioco lontano dall’area rispetto alle ultimissime uscite.

LOOKMAN, VOTO 6: fronteggia spesso il Lautaro meno noto del campionato, che però è duro ugualmente a morire, forte di dieci anni di dure battaglie argentine. Per settanta minuti è ampiamente non sufficiente, pur con un atteggiamento non da biasimare, poi dà gas al motore e crea un paio di pericoli davvero incidenti, anche solo a livello psicologico, nella partita. Anche grazie alle sue sgasate attorno al 70′, forse, l’Udinese trova meno benzina per attaccare nel finale rispetto a quanto prevedibile.

BELLANOVA, VOTO 7: pronto subito a entrare nella partita, piazza un’accelerazione da atleta formidabile subito dopo pochi secondi, quasi a mettere le cose in chiaro. Bello l’assist rasoterra per Mario Pašalić e poi, cinque giri di lancette dopo, il cross letale per Okoye, deviato in porta da Touré.

EDERSON 5,5: il riposo del guerriero non dura molto: al 24′ è già costretto a tornare in campo per ovviare al problema occorso a Djimsiti. In occasione del gol di Kamara sembra il calciatore deputato ad uscire per accorciare e non lo fa. Un dettaglio che gli vale mezzo voto in meno, per il resto mostra buona utilità con un paio di giocate difensive nel finale.

BRESCIANINI, VOTO 5,5: bravo a guadagnarsi il tiro al 73′, non risulta però efficace alla conclusione, nell’ambito di una conclusione che pareva poi non così difficile. Non limpidissimo nella gestione di un paio di situazioni che sembravano potenzialmente promettenti in chiave offensiva.

ZANIOLO, VOTO 6,5: talento importante ma non del tutto fortunato e con qualche mancanza sicuramente per essere un campione. Si ferma proprio ora che pareva entrato nel meccanismo. Buona prova, comunque: entrato per Retegui, gioca bene di sponda e gioca con sagacia un paio di palloni argentati.

GASPERINI, VOTO 6,5: nel calcio è fondamentale, soprattutto al giorno d’oggi, proporre sempre delle novità. In alcuni frangenti la squadra sembra proporre un 4-2-3-1 già prima dell’uscita obbligata di Djimsiti. Poi, una volta infortunatosi l’ex Zurigo, il cambiamento diventa effettivo al 100%, con Pašalić incursore e gli esterni offensivi a girare al largo. L’ingresso di Bellanova dà nuove soluzioni a destra, indubbiamente, e la sua squadra trova in cinque minuti la chiave per risolvere la partita.

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