Vogliono che lo sia “un elettroshock”. Il susseguirsi, da diverse settimane, di regolamenti di conti mortali legati al traffico di droga, ha spinto il ministro dell'Interno Bruno Retailleau e quello della Giustizia, Didier Migaud, ad annunciare il loro «piano d'azione» contro la criminalità organizzata, venerdì 8 novembre, a Marsiglia. UN «causa nazionale»secondo la coppia reale che si impegna a farlo “stiamo insieme”.
L'urgenza della situazione non ha permesso di innovare sull'argomento: i numerosi provvedimenti presentati venerdì mattina somigliano quindi molto al lavoro svolto dall'ex ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, e a quanto contiene un disegno di legge senatoriale del 12 luglio . Questo testo, scritto dai senatori Jérôme Durain (Partito socialista, Saône-et-Loire) e Etienne Blanc (Les Républicains, Rodano), si basa sul lavoro della commissione senatoriale sul traffico di droga presieduta dal signor Durain e di cui M. White era il relatore. Un rapporto – molto commentato – è stato presentato a maggio.
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Si tratta di una strategia di doppia distensione quella annunciata dai ministri, senza però fornire grandi dettagli sulle modalità di attuazione o sui mezzi finanziari necessari. Nel breve termine, misure che non richiedano il ricorso alla legge; poi nel lungo termine, entro la prima metà del 2025, misure più ambiziose grazie ad un testo presentato al Parlamento, ispirato alla relazione senatoriale sul traffico di droga.
Forza lavoro rinforzata
Per quanto riguarda le misurazioni “urgente” ed immediato, nelle prossime settimane a “unità nazionale di coordinamento incaricata di elaborare uno stato di minaccia” e di “definire una strategia operativa e implementarla” ha annunciato il signor Migaud. Questo nuovo organismo sarà collegato alla Procura di Parigi, il cui personale che lavora sulla criminalità a livello nazionale sarà aumentato del 40%.
Sempre a breve termine, questa volta sotto la guida del Ministero dell'Interno, una serie di misure dovrebbero colpire sia i consumatori che i venditori di stupefacenti. Il signor Retailleau intende fondare “divieto di apparire” per spacciatori condannati nei quartieri dove praticavano questo commercio illecito. Allo stesso modo, verrà tagliata l’assistenza sociale ai trafficanti. Inoltre, dovrebbe presto vedere la luce una campagna di comunicazione che evidenzi i pericoli della droga e i legami tra il suo consumo e la criminalità organizzata.
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