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Cosa ricordare dagli annunci di Migaud e Retailleau a Marsiglia

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I ministri dell'Interno, Bruno Retailleau, e della Giustizia, Didier Migaud, si sono recati questo venerdì a Marsiglia per presentare il loro piano di lotta al narcotraffico. Se la maggior parte di queste misure dovrà essere votata per la loro attuazione, quali sono le strade previste? 20 minuti fa al caso tuo.

Una “cellula di coordinamento nazionale” e una “procura nazionale”

Didier Migaud chiede la creazione di una “cellula di coordinamento nazionale” che avrà il compito di “fare il punto sulla minaccia, definire una strategia operativa e attuarla”. Per combattere quello che il ministro della Giustizia considera un “flagello”, vuole anche la creazione di una “Procura nazionale”.

Come la Procura nazionale antiterrorismo, quest'ultima potrebbe riunire tutti i casi legati al traffico di droga in un unico foro giudiziario. Il giudizio sui “crimini di gruppo organizzati” potrebbe essere affidato anche a magistrati di professione, mentre oggi sono nelle mani delle giurie popolari.

Ritorno (in parte) alla scusa della minoranza

Nei “casi più gravi”, Didier Migaud desidera riconsiderare parzialmente la scusa della minoranza per “quelli con più di 16 anni”. Questo principio, che risale a un'ordinanza del 1945, ritiene che un minore debba essere giudicato meno severamente di un adulto. Il Ministro della Giustizia vuole anche che i minorenni siano processati immediatamente nei casi di traffico di droga.

Creare lo status di “collaboratore di giustizia”

Didier Migaud vuole premiare (meglio) i pentiti, questi criminali che denunciano e aiutano la giustizia. Questo sistema, con la creazione dello status di “collaboratore di giustizia”, consentirebbe ai denuncianti di ottenere una riduzione di pena o addirittura un'esenzione, a seconda dei casi.

Rafforzare i “mezzi sanzionatori”

Il ministro della Giustizia ha annunciato la volontà di aumentare del 40% il personale della Procura di Parigi “lavorato sulla lotta contro la criminalità organizzata a livello nazionale”. Secondo Bruno Retailleau, “ci vorranno anni perché la piovra del narcotraffico scompaia” ma “quando c'è la volontà politica, ci si arriva”.

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